Igor Zaniolo: “Sono così emozionato per la convocazione in nazionale di Nicolò che ancora devo metabolizzarla”
Qualsiasi genitore che si rispetti auspica il meglio per il proprio figliolo e si inorgoglisce quando quest’ultimo riesce a superarlo misurandosi nel suo stesso ambito. Il discorso calza a pennello per raccontare la storia di Igor Zaniolo, ex calciatore della Salernitana, il cui figlio Nicolò, già artefice di uno splendido Europeo Under 19 in Finlandia ed attualmente tra le fila della Roma, si è meritato addirittura la convocazione in nazionale dal CT Roberto Mancini in vista degli impegni azzurri in Nations League contro Polonia e Portogallo.
Che emozioni si provano ad avere un figlio convocato in nazionale?
“Ancora non te lo so dire. È successo tutto ad una velocità tale che non sono capace di esprimere adeguatamente l’immensa emozione della nostra famiglia. Tra qualche giorno saprò essere più preciso”.
Nicolò si aspettava questa chiamata?
“Assolutamente no. Si sarebbe dovuto aggregare alla selezione under 20 e poi c’è stato questo repentino cambio di programma”.
Come giudichi la sua crescita calcistica e caratteriale?
“Credo sia cresciuto esponenzialmente sotto entrambi gli aspetti: dagli esordi con l’Entella alle esperienze con Inter e Roma. Ha scalato in fretta le vette del calcio giovanile. Il suo percorso è stato così veloce che si fa fatica a metabolizzare il tutto”.
A tuo avviso, cosa ha colpito Mancini a tal punto da convocarlo e come riuscirà Nicolò a mettersi in evidenza al suo cospetto?
“Probabilmente l’Europeo Under 19 disputato questa estate, una rassegna continentale che ha rappresentato una enorme vetrina e nella quale è stato fra i protagonisti, decidendo anche la sfida contro i padroni di casa della Finlandia. Credo che metterà al servizio della squadra tutte le sue doti: sa che sarà difficile trovare spazio perché avrà avanti nelle gerarchie tanti campioni”.
Lo seguirai dal vivo in queste gare?
“A Bologna non me la perderò, mentre penso che in Portogallo non ci sarò”.
In conclusione, ci daresti un giudizio sulla Salernitana?
“La società ha allestito una squadra competitiva nell’anno del centenario. Il campo emetterà i verdetti, ma sarebbe bello festeggiare questa ricorrenza con la promozione in massima serie: Salerno è una città importante per blasone e tifo ed è strano che abbia militato solo due volte in A”.