Primo scontro diretto per il Benevento che nelle gare precedenti non aveva trovato punti ma qualche buona prestazione. Contro il Crotone, invece,  i sanniti dovevano misurare la loro forza e capire cosa effettivamente manca ancora a questa squadra per poter competere, con le altre di A, che sono e/o saranno invischiate per la lotta per non retrocedere.

Nel primo tempo non si espone molto la formazione di Baroni, anzi, cerca di contenere gli avversari cercando di non correre grossi pericoli. Questa tattica però perde la sua efficacia quando al 43′ Mandragora controlla e lascia partire, dal limite dell’area, un diagonale imparabile. Primo gol in carriera per lui, ma ennesima situazione di gioco non letta bene dalla difesa sannita.

Nella ripresa il Benevento deve assolutamente provare qualche cosa in più. Il pareggio è un risultato importante anche per dare morale a tutto l’ambiente che, dopo l’entusiasmo della prima promozione in serie A, ora vive un momento di paura perché si rende conto la il sogno potrebbe svanire presto. Il Crotone ha già vissuto questa sensazione e conosce bene anche come approfittare dello stato d’animo degli avversari. Infatti, al 12′, contropiede improvviso per il Crotone e Rohden raddoppia. Bella azione in velocità, palla lunga da sinistra verso destra dove Trotta, di tacco, serve Rohden che in corsa segna un rigore in movimento.

Al 39′ rigore per i sanniti. Poi il direttore di gara rivede l’azione al Var e conferma la scelta. Sul dischetto va Viola che calcia sul palo. E’ proprio un momento negativo per il Benevento che dopo il gol a Marassi non è più riuscito a segnare in massima serie.

La gara finisce così col Benevento che deve leccarsi le ferite e pensare alla prossima gara, contro l’Inter di Spalletti, che è avversario ostico d’affrontare in questo momento di gran forma per i milanesi.