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IL FALLIMENTO DEL VICENZA: LE EMOZIONI E I RICORDI DEL SUPER TIFOSO MAURO GROTTO

“L’amministratore unico dice che c’è ancora speranza ma non ci crede più nessuno ormai. Serve un miracolo e interventi da fuori. Il bilancio, approvato solo, l’altro ieri, pare ci sia un buco di 13 milioni e mezzo di debiti”.
E’ Mauro Grotto, super tifoso e calciatore della Nazionale Italiana sordi a raccontare la sua delusione e le sue passioni vissute grazie ai colori bianco rossi.

Mauro Grotto in trasferta a tifare Lane Rossi Vicenza

Mauro Grotto in trasferta a tifare Lane Rossi Vicenza


“Avevo 10 anni circa ed ero un tifoso accanito del Milan. Poi mio nonno decise di portarmi al Menti a vedere il Vicenza”
Il nonno l’artefice della suo amore per la squadra di Vicenza: “Apriti cielo l’impatto col Menti fu travolgente. Praticamente fu amore a prima vista. Un amore viscerale. Uno stadio che mi emoziona ancora troppo appena lo vedo. Per me quella del Vicenza è una maglia sacra. Andavo a vedermi il Lane ogni domenica che giocava in casa, serie A compresa. Arrivavo allo stadio con mio nonno anche 3 ore prima della partita. Rigorosamente in curva Azzurra”.
Ma poi si usciva con soddisfazioni enormi: “vedere la squadra della mia città fermare squadroni come Milan Juve o Inter: tanta roba!”
Poi continua: “Mi ricordo anche un Milan Vicenza. Ero a San Siro. L’unico bimbo della truppa che, forse, tifava Vicenza. Risultato finale? 0 – 1 gol di Arturo di Napoli su punizione. Apoteosi”.
Non poteva mancare il ricordo della vittoria più importante della sua squadra del cuore: “Arriva la Coppa Italia. Arriva la semifinale di Coppa delle Coppe. Arriva il momentaneo primo posto in classifica di Serie A. Tutti sogni, oggi ricordi. Questa è la storia di una piccola realtà che ha lasciato il segno nella storia del calcio italiano”.
Si cambia registro, arrivano i periodi grigi anzi, secondo Mauro: “Arrivano gli anni bui. Gli ultimi 10/15 anni veramente bui con la speranza di rivedere i momenti felici”.
“116 anni di storia cancellati dalle beghe dell imprenditoria locale. – continua Mauro – Difficile trovare parole in questi momenti di smarrimento. L’unica cosa che mi sento di dire proprio ora è: GRAZIE NONNO PER AVERMI FATTO CONOSCERE E AMARE IL LANEROSSI VICENZA. Te ne sarò grato in eterno”.

LE FOTO SONO STATE SCELTE DAL PROFILO FACEBOOK DI MAURO GROTTO

alfonso.pierro@libero.it

“A volte un vincitore è semplicemente un sognatore che non ha mai mollato” 
(Nelson Mandela).