Nelle scorse settimane il sogno di giocare sul campo dove si allena la Nazionale Italiana si è materializzato per la classe 4E del Liceo Classico Tasso di Salerno. Gli studenti salernitani, infatti, sono stati premiati a Coverciano in occasione della giornata conclusiva di “Un goal per la salute”, un progetto educativo promosso dalla FIGC in collaborazione con UNICEF Italia per sensibilizzare gli studenti su tematiche come lotta al doping, salute e alimentazione. Durante la due-giorni i ragazzi hanno potuto far visita al Museo del Calcio, calcare i campi del centro sportivo per poi ritrovarsi nell’Aula Magna del Centro Tecnico Federale, dove sono stati proiettati i video delle classi vincitrici, tra cui quello della classe 3E che ha proposto un video dal titolo “La scelta”.

“L’iniziativa è nata grazie alla nostra professoressa Adelaide Belpedio, che si è interessata a questo progetto formativo facendo in modo di coinvolgerci sin da subito”, ci raccontano i ragazzi contattati dalla nostra Redazione, “ne siamo stati entusiasti in quanto abbiamo avuto la possibilità di esprimere in questo progetto tutta la nostra creatività e le nostre idee. Per noi è stato un grande onore ricevere la tanto desiderata coppa a testimonianza di una vittoria sul piano nazionale. Questa vittoria rappresenta tutti gli sforzi del nostro lavoro, finalmente premiati”. 

I ragazzi, poi, ci raccontano qualche particolare dell’esperienza vissuta:”La giornata è stata scandita da ritmi ferrei, sin da subito si è rivelata interessante ed esauriente in tutti i suoi particolari. La visita il pomeriggio precedente al museo del calcio ci ha regalato forti emozioni riguardanti i successi della nazionale che si sono succeduti durante tutti i decenni di storia del calcio. La mattina seguente, carichi di emozione, abbiamo potuto giocare su uno dei campi più desiderati per qualsiasi giocatore di calcio. Forse il sogno di ogni ragazzo giocare a calcio con tanti ragazzi di tante città diverse ci ha permesso non solo di stringere rapporti umani ma di riuscire a essere un gruppo unito anche non conoscendoci”. Ma come è nato il progetto e come è stato sviluppato? “La classe si è impegnata a trovare un argomento che racchiudesse tutte le idee dei singoli. Nonostante le dispute che ci sono state per la scelta del tema da trattare, siamo riusciti a trovare un compromesso. La realizzazione del video non è avvenuta solo in spazi chiusi ma anche in spazi aperti, richiedendo a strutture pubbliche la possibilità di girare. Sebbene la vergogna dell’attrice protagonista in un primo momento era un ostacolo il tutto si è superato con risa e divertimento”.