Il successo europeo dell’Italia calcio trapiantati: la voce dei protagonisti
Al termine delle premiazioni di rito, le facce degli azzurri lasciano trasparire tanta stanchezza ma anche la soddisfazione per questo ambito risultato. Ecco le loro dichiarazioni:
Maurizio Zingoni (da Firenze): “Io sono stato trapiantato di fegato, sono contento per questa bellissima esperienza e per aver vinto il primo trofeo europeo, qui in Francia”.
Adriano Stellata (da La Spezia): “Io sono stato trapiantato di midollo osseo. E’ stata un’esperienza meravigliosa, anche se è la prima, ma spero che ce ne saranno altre, perchè lo sport fa bene e rinforza il nostro messaggio”.
Carlo Garbarino (da Cagliari): “Io sono stato trapiantato di fegato il 4 marzo 2012. E’ stata una bellissima esperienza che dobbiamo al nostro vecchio presidente, Paolo Ciarfella, e grazie a lui siamo qua e abbiamo potuto vincere questo titolo”.
Cristian Avanzi (da Mantova): “Io sono stato trapiantato di rene 24 anni fa. Contenti per aver vinto questa Coppa. Abbiamo dimostrato che anche dopo un trapianto si può fare sport senza problemi e condurre una vita normale”.
Filippo Cannizzaro (da Como): “Io sono stato trapiantato di cornea nel 2009. Faccio fatica a spiegare le emozioni, sono immense. Andiamo via da Tours con orgoglio. Siamo campioni d’Europa e sono davvero felicissimo per me e tutti i compagni”.
Antonio Mosca (da Castellammare di Stabia): “Esattamente due anni fa ho subito il trapianto, grazie a mia mamma che mi ha fatto rivivere una seconda volta. Sono contento di festeggiare questa ricorrenza con la vittoria dell’Europeo, insieme a questi fantastici amici di vita e di avventura”.
Andrea Davolio (da Viadana): “Io sono trapiantato di fegato da 30 anni. E’ stata un’esperienza bellissima perchè anche qui abbiamo portato il nostro messaggio che trapianto è vita!”.
Antony Tortomasi (da Palermo): “Io sono donatore e frequento da 6 anni questo fantastico gruppo. E come ripeto spesso sono questi splendidi ragazzi che mi hanno trapiantato di felicità. Grazie a loro per quello che sono riusciti a realizzare”.
Fabio Petruzzella (da Molfetta): “Io sono donatore e sono l’ultimo arrivato in gruppo. Non posso fare altro che ringraziare questi ragazzi perchè mi hanno dato la possibilità di capire, a chi come me fortunatamente non ha subito un trapianto, cosa significa vivere la vita ogni giorno e assaporare l’essenza di ogni minuto, di ogni secondo della nostra esistenza”.
Ettore Pommella (da Caserta): “Io sono stato trapiantato di fegato 27 anni fa. E’ stata un’esperienza bellissima. In mezzo a tanti giovani mi fa piacere portare in giro il messaggio della donazione”.
Domenico Agnello (da Palermo): “Io sono stato trapiantato di rene nel 2008. E’ stata un’esperienza unica, che volevamo fortemente almeno da 9 anni. Dedico la vittoria al nostro fondatore Paolo Ciarfella, alla mia donatrice e a tutta la mia amata famiglia”.
Corrado Bresciani, capitano (da Novara): “Io sono stato trapiantato di rene per due volte, la prima nel 1992 grazie a mio papà, e nel 2014. Sono innanzitutto onorato di poter indossare la fascia di capitano. Sono orgoglioso di questo trofeo, soprattutto per chi non è potuto essere qui. Una dedica speciale al nostro amico Enrico (Vernizzi, ndr), che ci manca davvero tanto”.