IMPRECISONE, SFORTUNA ED ERRORI: LA SALERNITANA CROLLA ALL’ARECHI, SALVEZZA PIU’ DIFFICILE
“Per dare un senso alla vittoria col Cesena dobbiamo assolutamente vincere domani, non ci sono alternative e qualunque altro risultato non potrebbe essere ritenuto soddisfacente. Davanti ai nostri tifosi non possiamo più sbagliare, la Salernitana deve battere il Lanciano”. Si era espresso così in conferenza stampa mister Leonardo Menichini, consapevole che la salvezza passasse necessariamente dagli scontri diretti casalinghi. Oggi, sul più bello e immeritatamente, la Salernitana ha toppato a cospetto di un Lanciano ben organizzato, fortunato, cinico sotto porta ed agevolato da un paio di decisioni arbitrali come sempre avverse ai colori granata. Tre punti persi, soprattutto per i clamorosi errori sotto porta di Donnarumma e Coda che hanno graziato in almeno cinque circostanze il portiere avversario suscitando la rabbia del pubblico dell’Arechi, ormai prematuramente rassegnato al mesto ritorno in Lega Pro dopo appena un anno. Eppure il primo tempo poteva chiudersi tranquillamente sul doppio vantaggio. Fatta eccezione per i primi blandi 15 minuti, la Salernitana ha chiuso il Lanciano nella propria metà campo sfiorando il gol al 21′ con Bernardini: solo il palo ha graziato Cragno, prima di un erroraccio di Donnarumma praticamente dalla linea di porta. La sagra degli errori non è finita qui: ancora Bernardini non inquadrava il bersaglio dagli undici metri (31′), poi Donnarumma ignorava Tounkara meglio piazzato e calciava debolmente dai 16 metri. Nella ripresa le emozioni principali, con l’iniziale forcing dei granata che vedeva in Coda e Donnarumma i protagonisti assoluti: sia il centravanti di origini cavesi, sia l’ex Teramo sparavano su Cragno a porta praticamente vuota, successivamente Tounkara regalava alla curva un pallone che chiedeva soltanto di essere appoggiato in rete. La regola del calcio non fallisce mai e poco dopo ecco il vantaggio del Lanciano, con un colpo di tacco pregevole di Di Francesco a beffare i centrali difensivi di casa. L’ingresso di Nalini e Bus ravvivava la manovra granata e proprio l’esterno veronese avviava l’azione dell’1-1: lancio preciso per Gatto, cross al bacio per Donnarumma e palla finalmente in rete, pari strameritato e che non bastava ad una Salernitana convinta di vincerla sulle ali dell’entusiasmo. 5 minuti dopo, invece, rigore per il Lanciano: Terracciano prende la palla, Serra indica il dischetto, Ferrari segna ancora dagli undici metri contro i granata fallendo il tris al 92′. 1-3 rimandato soltanto di pochi secondi: contropiede perfetto e Di Francesco beffava Terracciano per la gioia dei 200 tifosi abruzzesi assiepati in curva Nord. Un sabato da dimenticare, un passo indietro rispetto al recente passato e l’incubo Lega Pro sempre dietro l’angolo.