Davide Bombardini, oltre ad essere stato uno dei più brillanti talenti del calcio italiano a cavallo tra gli anni Novanta e l’inizio del terzo millennio, è ormai divenuto un personaggio di dominio pubblico sui social network, alla luce della notorietà  che ha acquisito grazie all’amicizia fraterna che lo lega a Christian Vieri, con cui spesso si cimenta in foto e video molto simpatici e divertenti. Abbiamo pensato di intervistare “Bomba” per parlare con lui della “Bobo Summer Cup”, torneo di footvolley che si sta tenendo in quel di Cervia e che vivrà il suo atto conclusivo il prossimo 30 luglio. Davide è stato così gentile nei nostri confronti che abbiamo approfittato della sua cortesia per chiedergli anche un parere sulla Salernitana che sta nascendo, in virtù della sua militanza nel sodalizio granata tra il 2003 ed il 2005. Ecco l’intervista che ci ha rilasciato in esclusiva.

Come sta andando la “Bobo Summer Cup”?

“Benone. Abbiamo lasciato alle spalle il primo weekend, contraddistinto da una partecipazione massiccia, stimata in migliaia di persone. Vi è stata la possibilità di raccogliere fondi da destinare in beneficenza e ciò è la cosa che inorgoglisce maggiormente perché questa è la finalità principale perseguita in questo torneo. Nonostante la beneficenza abbia la precedenza su tutto, è normale che, man mano che la competizione inizia a farsi più avvincente, ci sia la voglia da parte di chiunque di primeggiare. Mi fa piacere che molti ex colleghi si stiano cimentando in questa bella manifestazione: hanno, infatti, giocato campioni del calibro di Crespo o Toni”.

Giocate in coppia tu e Vieri?

“No, a parte quando vogliamo divertirci un po’. Bobo gioca da più tempo di me in questa disciplina e ne conosce i trucchi del mestiere, io naturalmente riesco a fornire il mio valido contributo quando scendo in campo, ma patisco un po’ le gare a stretto giro di posta. Giocare sulla sabbia è ovviamente più dispendioso rispetto ai prati verdi che ero abituato a calcare”.

Come è essere amico di Bobo?

” E’ bello e divertente, ci lega un’amicizia molto forte e solida. A volte scherziamo su chi era più bravo in passato, quando eravamo in attività : non appena provo a stuzzicarlo dicendogli che avevo dei piedi più educati dei suoi essendo più dotato tecnicamente, mi mette a tacere enumerando tutte le sue statistiche, ossia gli oltre 160 gol in serie A, tutti i gol in Nazionale ed i due Mondiali disputati. In quel caso non posso controbattere perché non c’é paragone fra me e lui sotto questo aspetto”.

Cosa pensi delle cessioni eccellenti in casa Salernitana?

“Sono al corrente dei trasferimenti di Donnarumma all’Empoli e di Coda al Benevento. Non so dirti se Massimo saprà  essere protagonista in massima serie, dipenderà  molto dalla sua eventuale capacità  di ritagliarsi il posto da titolare. Ci tengo a precisare la grossa differenza esistente tra le marcature che si incontrano in cadetteria e quelle che si affrontano in massima serie: l’ho potuto constatare personalmente. Il divario tra serie B e Lega Pro è, invece, meno marcato. Rosina è l’unico nome di grido rimasto in rosa: conosco la sua storia da calciatore e sono convinto, pur non avendo mai giocato insieme a lui, che potrà  continuare a dare manforte alla squadra granata”.

Ritieni che il ridimensionamento in atto sia preludio di campionato di sofferenza?

“Non è detto che sarà così. La storia degli ultimi tornei cadetti ci insegna che le sorprese sono sempre dietro l’angolo: nessuno avrebbe pronosticato le promozioni di Spal e Benevento lo scorso anno. Quindi chissà  che una partenza a fari spenti con una compagine prettamente costituita da giovani di belle speranze non possa fungere da preludio ad un torneo che possa andare oltre ogni rosea aspettativa. Qualora fossi il patron della Salernitana, lotterei sempre per vincere il campionato o quantomeno per entrare nei playoff: il caloroso pubblico di Salerno merita grosse soddisfazioni da parte della propria squadra del cuore”.

fonte foto: profilo Instagram Davide Bomabrdini