“It’s coming home”: gli inglesi sognano la World Cup
Cambridge – “it’s coming home” sono queste le parole più frequenti del popolo inglese nelle ultime settimane. Inizialmente un sussurro, adesso un urlo a squarciagola che si alza nei pub, nei bar o per strada.
Per i poco pratici con l’inglese traduciamo: “sta tornando a casa”; ma chi sta tornando? Ebbene sì, la coppa.
Contro ogni scaramanzia, infatti, il popolo inglese non ha paura di crederci e di gridarlo al mondo intero: “questo mondiale è davvero quello giusto – dichiarano alcuni ragazzi sorseggiando una birra ghiacciata – la squadra è forte e sembra essere stata compattata bene dall’allenatore. È ora che torni a casa questo trofeo, sì a casa perché è qui che è nato il calcio, in Inghilterra”.
I media, invece, sono più accorti e scaramantici; nei loro titoloni, infatti, ribaltano il coro dei tifosi e utilizzano il “coming” in altro modo, immaginando che a pronunciarlo sia uno dei 23 convocati a telefono con la propria madre: “not mum, we’re not coming home” (no mamma, noi non stiamo tornando a casa). Frase poi ripresa e condivisa, a dire il vero, anche da alcuni atleti sui propri profili social.
Insomma, questo è il clima che si respira in territorio britannico: gli inglesi ci credono e se avranno ragione o meno potrà dircelo solo il campo. Buon fine mondiale a tutti.
di Antonio Sica