A Ferrara l’Under 21 di Di Biagio esce sconfitta dalla sfida contro l’Inghilterra per due reti ad uno ma apre nuove frontiere “culturali” al calcio e alla Nazione intera.
La prima emozione allo stadio Paolo Mazza la regala il pubblico. L’inno di Mameli viene cantato da tutti a squarciagola. L’Italia ha bisogno di unità di intenti e, come nel periodo del Risorgimento, bisogna ritornare a valorizzare i sentimenti di Patria, di unità e di collaborazione. Solo in questo modo, e come fecero i nostri avi, si potrà riportare la nostra Nazione, e non solo calcistica, ad un livello più alto rispetto all’attuale.
L’Italia che lavora, l’Italia multirazza, l’Italia che deve crescere. Un aspetto che si delinea in campo. Chi gioca e cerca di emergere perchè sa che un suo errore potrebbe costare il doppio rispetto ad un bianco e chi, invece, pensa a fare la prima donna.
Questa l’antitesi del calcio italiano? Forse si!
Intanto Kean lotta, segna e si fa apprezzare. L’altra faccia dell’Italia. Quella dell’italiano di colore, quella che ritorna dopo il periodo degli anni ’30, quando con gli oriundi in campo la Nazionale aveva fatto incetta di trofei: due coppe del Mondo (1934 – 1938) ed un titolo Olimpico.
Cutrone, l’idolo del pubblico, si è visto superare dallo strapotere della “ginga” italiana di Kean.
Vittorio Pozzo, Commissario Tecnico di quell’Italia, dopo aver visto all’opera il Brasile di Pelè e il suo modo di giocare (ginga) disse: “V’è nello scattare, nel girare su se stesso, nel correre, nel modo di muoversi un che di felino, di guizzante”.
Dopo quella finale, se qualcuno volesse premiare la migliore mezzala sinistra, la migliore mezzala destra e il miglio centro attacco avrebbero concesso tutti i premi a Pelè perchè con la sua corsa e la sua voglia ricopriva tutti questi ruoli.
Questo è quanto è emerso dalla partita di ieri, questa è l’Italia del futuro, l’Italia che sarà sempre più afro-italiana perchè nel calcio per emergere è necessario avere la voglia di conquistare il Mondo!
Articolo di Alfonso Pierro
Foto Isabella Gandolfi