La bella favola della Polisportiva Marina
La “bella favola” della Polisportiva Marina. Tra mille problematiche e abbandonati da tutto e tutti, la società calcistica di Marina di Camerota ha ancora nel suo organigramma
uomini e donne con certi valori. Mille sacrifici, per cercare di non far scomparire il calcio nella città cilentana, ma anche tanta attenzione al sociale e all’integrazione. Un mix tra amore per il calcio e attaccamento per la loro terra, un mix di passione e voglia di integrare le diverse culture dei propri atleti e con la speranza di far sbocciare giovani talenti locali.
L’articolo scritto da Omar Domingo Manganelli, su infocilento.it, mette in risalto valori dello sport ormai sbiaditi e dimenticati. “Una pagina importante di integrazione e unione di diverse culture, la sta scrivendo la Polisportiva Marina 1977. La gloriosa squadra di Marina di Camerota, si sta risollevando nel campionato di I^ Categoria grazie anche ai tantissimi ragazzi di colore presenti in rosa. Gambia, Ghana e Nigeria sono alcuni dei paesi di provenienza dei “colored” che, sono scappati dai propri paesi lasciando famiglie e affetti, scappando dalla guerra e dalla fame alla ricerca di una vita migliore e dignitosa, con la speranza, mai sopita, di giocare a calcio”.
La Polisportiva Marina ha accolto questi ragazzi nel modo migliore, continua il giornalista di infocilento, “dando loro sostegno e ricevendo in cambio grande impegno e sacrificio durante gli allenamenti e le partite di questa stagione”.
Campionato partito in salita ma il presidente Tommaso Pezzuti, insieme a Beniamino D’Andrea e Valentina Marsicano hanno cercato in tutti i modi di far quadrato per cercare di togliersi soddisfazioni.
Tra mille sacrifici il trio dirigenziale passa la palla al campo: “mister Luigi Infantini che, ha saputo assemblare un puzzle con “pochi pezzi” tra mille problematiche e, soprattutto, tra l’indifferenza generale”.
“Altro uomo copertina – racconta Manganelli – è il capitano Salvatore Esposito da Afragola, un passato in serie D con la maglia dell’Acireale, che col meraviglioso gol realizzato contro il Rofrano, è arrivato a quota 193 reti in maglia arancio-nera (record assoluto). Esposito, per tutti “bomber Sasà”, insieme ai vari Marsicano, Lianza, Di Bello, Cosentino, Di Maio e al portiere Radesca (che per passione da Montesano sulla Marcellana è arrivato a giocare Marina di Camerota), compongono il gruppo storico pronto a fare da chioccia ai giovani e talentuosi “marinari” Giuseppe e Raffaele Infantini, Sorgente e il granitico e statuario Bifano su tutti, giovani affamati di calcio, diligenti fuori e dentro al campo e dalle grandi potenzialità, allenati dal sapiente condottiero Infantini. L’ex trainer della Gelbison con un passato glorioso in Calabria, è chiamato anche quest’anno a compiere un’impresa, il suo diktat è sempre lo stesso: sacrificio, abnegazione, passione e amore per la maglia. Solo con la giusta dose di questi ingredienti possono arrivare i risultati”.
L’articolo chiude con un velato ottimismo: “il presente a Marina di Camerota parla di grandi difficoltà, eppure la società porta avanti, con grande dignità, una società” che vede nell’integrazione tra i popoli il solo modo per rilanciare il destino sportivo di Marina di Camerota.