LA CARPEDIL SALERNO FA IL MEA CULPA E RILANCIA: “CHIEDEREMO IL RIPESCAGGIO IN A2”
Una retrocessione che fa male. La Galletto Carpedil Salerno Basket ‘92 si lecca le ferite dopo le sconfitte nelle due gare playout contro il San Salvatore Selargius che la condannano alla Serie B.
Angela Somma, patron del sodalizio, ci mette la faccia. “Mi assumo la responsabilità di questa situazione, sono state fatte scelte sbagliate a inizio stagione che, evidentemente, non hanno pagato – dichiara il presidente – Il progetto di ingaggiare in doppio tesseramento numerose atlete della PB63 Lady, improntato di comune accordo con la società di Battipaglia, non ha dato i frutti sperati per l’inconciliabilità dei numerosi impegni: quando una squadra riesce ad allenarsi poco insieme durante l’arco della settimana, è inevitabile andare incontro a sconfitte. Semplicemente non è più una squadra. In questo sollevo da responsabilità l’allenatrice Braida, che ha fatto il possibile con un roster peraltro giovanissimo e spesso incompleto”.
Angela Somma porta avanti la società dal 1992 e, dopo averla trasferita da quattro anni a Salerno, intende andare avanti con la solita passione, minata tuttavia da contingenze che poco favoriscono il movimento cestistico, anche e soprattutto dal punto di vista economico. “Le difficoltà ci sono e crescono di anno in anno. Spero che politica e imprenditoria diano una considerazione maggiore alla pallacanestro in città dopo i tanti sacrifici fatti in questi anni – ammonisce – Nella corrente stagione non siamo riusciti a far base assiduamente a Salerno, se non per le partite, proprio per il discorso di legame con Battipaglia e la cosa ci ha un po’ penalizzati”. Quanto al futuro, Somma chiarisce: “Certamente chiederemo il ripescaggio in Serie A2, se dovesse liberarsi un posto siamo pronti a prenderlo. Dopo cinque stagioni è dura tornare in B, questa situazione fa male a tutto l’ambiente e, ripeto, mi assumo ogni responsabilità anche se in pochi ci hanno dato una mano. Tra questi i nostri sponsor che ringraziamo”.