Home / EDITORIALE  / LA CREMONESE DICE BASTA ALLA SCUOLA CALCIO. UN PENSIERO CHE CONDIVIDO SENZA SE E SENZA MA!

LA CREMONESE DICE BASTA ALLA SCUOLA CALCIO. UN PENSIERO CHE CONDIVIDO SENZA SE E SENZA MA!

E’ da tempo che sostengo questa idea, vale a dire che le società professionistiche non devono aprire una scuola calcio. A mio avviso, le formazioni di un certo prestigio devono pensare a valorizzare il lavoro svolto dagli addetti ai lavori del territorio, andando ad accordarsi per poter diventare una calamita dei talenti locali.
Io ho sempre pensato che una squadra professionistica dovesse, anche per limare i costi e i sacrifici delle famiglie, cercare di creare un polo di elitè provinciale, in primo luogo. Le scuole calcio dovrebbero essere aiutate a migliorare la loro qualità negli allenamenti e in tutto quanto necessita per preparare al meglio i propri atleti.
Una squadra professionistica deve, sempre a mio avviso, selezionare in accordo con le società di appartenenza, i piccoli talenti per formare le squadre che deve iscrivere con atleti che si presume possano essere, un domani, una fucina di talenti per la prima squadra. Solo con un lavoro sinergico si possono ottenere risultati e un notevole risparmi economico.
Lo spunto di esternare questo mio pensiero mi è stato dato dalla Cremonese che, qualche giorno fa, ha deciso di chiudere la Scuola Calcio per i più piccoli, dopo tre anni di attività.
Infatti, il presidente Michelangelo Rampulla spiega così la propria scelta al quotidiano La Provincia: “La scuola calcio promossa in passato è stata un errore. Oggi il presidente sono io e ritengo che una società professionistica debba fare calcio e non scuola calcio. A maggior ragione se questa è a pagamento. La scuola la lasciamo alle realtà del territorio, poi al massimo la Cremo stringerà rapporti con esse per visionare ragazzi interessanti e proseguire il lavoro di scouting. La Cremonese deve tornare a svolgere il proprio compito: lasciare alle società della provincia la crescita dei ragazzi, che poi potranno continuare al percorso in grigiorosso se saranno all’altezza. Come dire: chi viene ad indossare i nostri colori è perchè lo merita, non perché paga una quota e calca i campi del Centro Arvedi. Capisco che i genitori vogliano i propri figli in un centro come il nostro, ma la nostra missione è un’altra”.
Come dargli torto!
Speriamo che una piccola svolta possa accadere, intanto la Cremonese e, nel nostro piccolo il bello dello sport, hanno lanciato una piccola pietra nello stagno…

alfonso.pierro@libero.it

“A volte un vincitore è semplicemente un sognatore che non ha mai mollato” 
(Nelson Mandela).