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“LA DISTANZA CI SEPARA, LA PASSIONE CI UNISCE”: DA MODENA STORIA DI PASSIONE E CALORE PER LA SALERNITANA

La distanza ci separa…la passione ci unisce“. Così recitava uno striscione esposto qualche anno fa dal Club Emilia sugli spalti dello stadio di Modena, città dove risiede una folta rappresentanza del tifo granata.

Eugenio Mautone, attuale presidente del Club, ci racconta la sua storia e la sua passione per la Salernitana: “Da quasi 22 anni vivo a Modena, ma non ho mai dimenticato le mie radici salernitane, come un po’ tutti coloro che ahimè sono andati via da Salerno per questioni di lavoro. Non mi piace essere definito un emigrante! Insieme agli amici del club cerchiamo di portare in alto i colori granata e la nostra salernitanita’ non solo nella vita pubblica e sociale ma anche su tutti i campi di calcio del intera Italia. Abbiamo sempre seguito la nostra squadra del cuore anche sui campi polverosi della serie D”.

Una vita al seguito della Salernitana, fin da bambino quando frequentava il vecchio stadio Vestuti insieme al papà. “Ricordo che mio padre, per potermi salvare dalla confusione che si creò durante la famosa partita contro il Potenza in cui perse la vita il povero Plaitano, nello scavalcare il muro di cinta si ruppe una gamba”.

Come nasce il Club Emilia? “Il club nasce nel lontano 1998 grazie all’iniziativa mia e di Andrea La Padula. In precedenza il gruppo si chiamava “Salernitani del Nord”. Però poi, considerato che gli aderenti era soprattutto residenti in Emilia, cambiammo il nome in “Salernitana Club Emilia”. Attualmente il club e’ riconosciuto anche nell’ambito della curva Sud. Ci muoviamo in prevalenza con auto proprie, anche se in tante occasioni siamo riusciti ad organizzare anche pullman da 50 persone partiti da Modena in direzione Genova, Verona o Perugia”.

Oggi il club si è consolidato. “Nel tempo siamo cresciuti. All’inizio eravamo 4/5 persone, attualmente abbiamo un gruppo di circa 40 persone e con una punta di orgoglio annoveriamo nelle nostre file anche Giovanni Bruno, un tifoso che vive in Svizzera”

Sicuramente sono tanti gli episodi da raccontare. “Tanti e tanti sono gli episodi di vita vissuta al seguito della Salernitana ma ci tengo a raccontare un paio di episodi, uno bello ed uno brutto. Ricordo con simpatia la partita di Pizzighettone, un piccolo paesino della provincia di Cremona, invaso da tantissimi tifosi salernitani, soprattutto del Nord. Ricordo piacevolmente che di fianco al campo c’era una pizzeria in cui mangiavi la pizza e vedevi la partita: i loro tifosi più caldi erano, esagerando, 7! Invece il momento più brutto è stato, credo di non poter sbagliare, la delusione cocente interna contro il Verona e la successiva scomparsa dal calcio professionistico. Ma adesso siamo di nuovo nel calcio che conta…”

Dopo le sofferenze dello scorso anno la speranza di un campionato più tranquillo: “Per il prossimo campionato dalla società ci aspettiamo molto di più, avendo avuto l’esperienza negativa, ma che fortunatamente si è risolta ai play out. I tifosi meritano tanto. Finalmente è stato risolto il rebus dell’allenatore. Ora aspettiamo la campagna acquisti. La parte nostra la faremo sempre, per il bene di Salerno e della Salernitana”.

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