SALERNO – Una partita emozionante, una gara che ha lasciato il pubblico presente con fiato sospeso fino ai secondi finali. La spunta la Jomi che sputa veleno per la sconfitta subita in Coppa Italia e per la rimonta subita in casa in gara due. 27 a 25 il risultato finale per la Jomi e Salerno sportiva fa festa.
Ma che sarebbe stata una gara difficile lo si leggeva nei volti dei presenti in tribuna la paura che si potesse fallire un’altra gara metteva spavento a tutti.
Le squadre in campo fanno fin dalle prime battute capire che sarà una partita fatta di nervi e paure da superare. Ogni palla deve essere giocata con la testa ed ogni errore potrebbe costare caro.
Dopo 5′ di gara e dopo un predominio di Conversano Salerno allunga e si porta a +3. La partita non è avara di emozioni, anzi, sarebbe da vietare a chi soffre di cuore ed è iperteso. A 17′ 10” dal termine Coppola colpisce Barani. Sette metri e la Ferrari che entra in campo per esorcizzare Rotondo che colpisce il palo. Salerno resta sul punteggio di 8 a 4. A 12′ 08” dal termine Avram trova un colpo da campionessa e il palazzetto impazzisce. La Jomi trova il massimo vantaggio +6 (12 a 6). A poco più di 5′ dal termine la Duran rifiata, Rotondo si prende 2 minuti di penalità e Salerno ha l’occasione ghiotta di prendere il largo. Ceklic fa centro e porta il risultato sul 16 a 8. Conversano è una squadra mai doma e sputa sangue su ogni palla. Duran avvicina le sue compagne a Salerno ma la sua connazionale Gomez è un cecchino infallibile e tiene la Jomi a distanza da Conversano portando la sua squadra al riposo sul 17 a 12, + 5, che è un numero che mette spavento in quanto anche in gara due la prima frazione era terminata sullo stesso punteggio.
LA RIPRESA
Il secondo tempo vede l’infortunio di Landri che deve abbandonare la partita ma rifiuta la barella e resta in panchina ad incitare le compagne.
Conversano approfitta dello sbandamento della Jomi e della paura di provare il tiro. La gara diventa incandescente. Salerno sa che se non può mollare perché Conversano prova a ripetere il secondo tempo di gara due. Il pubblico avverte il pericolo ed alza il volume.
Dalla Costa servita da Coppola riporta la Jomi a +6 dopo che Conversano si era avvicinata di molto.
SALGONO IN CATTEDRA I PORTIERI
Giona comincia a prendere di tutto e fa la differenza. Conversano si avvicina (21 a 17) l’esiguo vantaggio fa capire che la partita regalerà un finale da brividi. Landri, infortunata, utilizza un time out per esortare il pubblico ad alzare la voce. La squadra soffre ed ha bisogno di un sostegno mentale per far si di non crollare sul più bello. A 18′ 42” le pugliesi si avvicinano sempre di più (21 a 19). Che partita!
Se la Giona ha alzato il muro dall’altra parte anche Monika Prunster comincia a mettersi in evidenza. Ma la Jomi in attacco non riesce a trovare soluzioni e a 13′ e 52” dal termine Conversano è a -1. Ora la partita è una guerra di nervi. Salerno sembra di nuovo cedere quando da un errore Babbo trova il pari.
La paura ritorna nella mente del Salerno?
Ma è capitan Coppola che rompe l’incantesimo e Prunster para un sette metri alla Duran che sulla ripartenza commette lei stessa un fallo grave. Sette metri per Salerno e Gomez riporta di nuovo avanti di due la Jomi (24 – 22).
Siamo a 5′ dal termine ed il risultato è di 25 a 23. Ora gli ultimi minuti di gioco. I tifosi delle due squadre danno fondo alla loro voce e sostengono le loro beniamine.
A 1′ 36” dal termine sette metri per Conversano con Ganga che realizza e riduce la distanza. Salerno chiama l’ultimo time out ad 1′ 02” dalla fine. Sono i momenti cruciali quello che potrà regalare il sogno scudetto. Gomez c’è, la Duran viene murata e la Jomi gestisce gli ultimi istanti di una gara fantastica mentre dalla panchina cominciano le grida di gioia. 27 a 25. Il cronometro si azzera. Salerno festeggia il suo quinto scudetto, mentre Conversano si è dimostrato una squadra di carattere e che non molla mai.