Home / ALTRI SPORT  / PALLAVOLO  / LA P2P SI SCIOGLIE AL DEBUTTO IN B1. L’ARZANO VINCE 3 A 0 E RINGRAZIA

LA P2P SI SCIOGLIE AL DEBUTTO IN B1. L’ARZANO VINCE 3 A 0 E RINGRAZIA

Cali di concentrazione, errori in battuta e in ricezione. La serata da favola della Due Principati, al debutto nel campionato di serie B1 femminile di pallavolo, si trasforma ben presto in un brutto sogno. La squadra di coach Veglia “si butta via” nei primi due set: cede il primo parziale all’Arzano per 19-25 e poi il secondo di misura, per 23-25, dopo una rabbiosa rimonta che le aveva permesso di annullare due dei tre set point nelle mani delle avversarie, dal 21-24 al 23-24. Al battesimo in B1, davanti a circa 400 spettatori, la P2P Semprefarmacia.it Baronissi si presenta con la diagonale Gorini-Armonia, centrali Composto e Gagliardi, schiacciatrici Culiani e Padua, libero Caruso. Nel secondo set, nel tentativo di rinforzare la ricezione e giocare più palloni dalle retrovie, coach Veglia chiama in causa anche Jessica Lanari. Entra anche Maresca, ex di turno, al posto di Gagliardi. Nel terzo set, Arzano di nuovo in vantaggio al primo time out tecnico: muro di Postiglione su Padua (5-8), poi le ospiti si staccano e chiudono il parziale con un largo vantaggio, 15-25.
«Arzano ha il nostro stesso obiettivo, la salvezza in serie B1 attraverso un campionato possibilmente tranquillo, e stasera è passata al Pala Irno con un divario largo. L’epilogo del nostro esordio deve farci riflettere – commenta il tecnico della Due Principati, Pierpaolo Veglia – significa che in un campionato lungo, tosto, livellato come la serie B1 dobbiamo scendere in campo ancora più arrabbiati, con il coltello tra i denti. Abbiamo perso tutti. Abbiamo perso in quindici e tutti insieme, adesso, ci rialzeremo».
Nel prossimo turno di campionato, la P2P Semprefarmacia.it Baronissi farà visita al Marsala. Fischio d’inizio in Sicilia sabato 22 ottobre alle ore 17.30.

comunicato stampa

alfonso.pierro@libero.it

“A volte un vincitore è semplicemente un sognatore che non ha mai mollato” 
(Nelson Mandela).