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LA TRAUMATOLOGIA NEL CALCIO GIOVANILE

Abbiamo contattato l’ex medico sociale della Battipagliese, Aldo Costanza, quella squadra che a quei tempi sbalordiva il serie C. Non è stato facile convincerlo, tante reticenze, ma poi, all’improvviso mi ha chiamato e mi ha portato quello che era il suo programma per “ilbellodellosport”. Motivo della sua decisione? Sembra che ha apprezzato il progetto e subito si è reso disponibile per cercare di dare il suo contributo ai giovani calciatori e alle scuole calcio che ci leggono.
Quello che leggerete dopo, è il canavaccio di cosa andrà, di volta in volta ad approfondire. Ci spiegherà tutto quanto è necessario per approfondire la nostra conoscenza sull’argomento dalla A alla Z.

L’attività motoria può essere classificata in:
– attività fisica; l’attività fisica è qualsiasi forma di movimento che aumenti il dispendio calorico.

– esercizio fisico; l’esercizio fisico è un tipo di attività fisica un cui i movimenti sono strutturati in maniera ripetitiva per migliorare la forma fisica.

– sport; lo sport è un tipo di esercizio fisico regolamentato e finalizzato alla competizione.

I genitori mandano i loro figli a fare sport perché ritengono che li aiuti a crescere meglio sia da un punto di vista fisico sia da un punto di vista caratteriale, infatti, i benefici dell’attività sportiva si riscontrano a vari livelli:

– benefici al sistema muscolo – scheletrico; migliora l’elasticità muscolare, aumenta la forza, accresce la densità ossea, rende più solida la colonna vertebrale.

– benefici al sistema endocrino – metabolico; rapporto peso-struttura favorevole, aumenta la massa magra e riduce la massa grassa, corretta regolazione del controllo dell’appetito.

– benefici dell’apparato cardiocircolatorio e respiratorio; pressione arteriosa favorevole, incremento dei volumi polmonari, miglioramento della capitalizzazione.

– benefici comportamento personalità; aumenta lo tolleranza al dolore e allo stress, buon controllo emotivo, autostima e fiducia in sé stessi, buona capacità di socializzazione.

Tuttavia sono presenti dei fattori di rischio nell’attività sportiva dovuti a sollecitazioni elevate delle strutture del muscolo, a preparazioni tecniche e fisica inadeguate e a ripetitività di gesti atletici.
Grazie ad uno studio condotto sui giovani calciatori sono state individuate le sedi anatomiche a maggior rischio traumatologico in relazione sia all’età, sia alla frequenza e al tipo degli allenamenti e, sia alla frequenza delle partite. Da tale studio risulta che:
nelle categorie Pulcini ed Esordienti (8-12 anni) sono presenti traumi acuti diretti, come contusioni e forme di sovraccarico come osteocondrosi del calcagno .
Nelle categorie Giovanissimi ed Allievi (12 – 16 anni) sono presenti traumi acuti capsulo – legamento e forme di sovraccarico come lombalgie e tendiniti adduttori.
Nei calciatori adulti sono presenti lesioni muscolari, tendinopatie, pubalgie, fratture.
Nei più piccoli sono frequenti traumatismi accidentali e spesso non vi è differenza tra allenamento e partita, mentre nei più grandi e negli adulti sono più frequenti lesioni da sovraccarico negli allenamenti e forme acute nelle partite.
L’incremento delle forme da sovraccarico nei ragazzi dai 12 ai 16 anni è dovuto ad un aumento delle sedute settimanali d’allenamento, al gioco più aggressivo, ad un incremento delle attività fisiche e tattiche simili a quelle degli adulti, alla scelta inadeguata della calzatura da gioco in relazione al tipo di terreno e al mancato uso dei parastinchi

Aldo Costanza, medico dello sport ed ex medico sociale della Battipagliese

alfonso.pierro@libero.it

“A volte un vincitore è semplicemente un sognatore che non ha mai mollato” 
(Nelson Mandela).