La U.S. Salernitana 1919 e il suo sogno “rosa”
“A Salerno il calcio femminile a 11 è rinato nel 1983 ora, però, col passaggio all’US Salernitana 1919 si può pensare di fare cose in grande. Al momento stiamo ricostruendo una squadra cercando di portare tante ragazzine a giocare. Per noi, questa, è una prima vittoria. Poi, ovviamente, una femminile in serie B è un pensiero, un sogno, che cerchiamo di realizzare. Ci vuole tempo e attenzione sulle giovani leve”.
E’ Rosaria Saggese, allenatore della Salernitana 1919, che racconta i sogni, le speranze e le certezze di questa avventura granata.
Il sogno: “e fare sì che sia una squadra di ragazze della provincia di Salerno, perché una Salernitana in serie B composte da atlete salernitane sarebbe un motivo di grande soddisfazione”.
Le speranze: “bisogna un po’ cambiare la mentalità dei genitori, soprattutto qui al sud. Però quando un genitore vede che dietro c’è una società importante un pò vengono a cadere quelle remore. Parliamoci chiaro si tratta di ragazzine che si approcciano a questo sport e di conseguenza un genitore vuole soprattutto avere certezze dell’ambiente che frequenta la figlia”.
Le certezze: “Il calcio femminile in questo periodo davvero sta crescendo, complice le società professionistiche che devono avere un settore femminile o quanto meno una squadra che partecipi, almeno, alla serie C. Oggi, infatti, vediamo tante società di serie A che stanno investendo in questo sport e, probabilmente, questo può essere la spinta per farlo decollare”.
Inoltre, continua mister Saggese: “la qualificazione ai Mondiali, che non arrivava da tanto tempo e il fatto che una ragazzina possa sognare di giocare in una squadra come la Juve o il Milan potrebbe davvero far bene al movimento”.
Noi del Bello dello Sport, in questi anni, abbiamo intervistato diverse atlete ex Nazionali come Antonella Carta. La sua Nazionale aveva sicuramente meno seguito dell’attuale ma ad oggi sono orgogliose di aver aperto una strada così importante per questo sport, quanto ritiene importante quel periodo per il calcio femminile italiano?
“Io ho giocato contro queste giocatrici e allora non era come adesso. Noi abbiamo fatto la serie B per 24 anni con la nostra presidente Aida Rienzi ma eravamo considerate poco e allora, la serie B, era un girone unico”.
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