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L’arbitro sbaglia, i tifosi consolano gli avversari. Ricordo del giovane Giovanni Toriello

BELLIZZI (SA). Allenatori che si rispettano e restano a bordo campo nel post partita per complimentarsi a vicenda, calciatori che si abbracciano a prescindere dal risultato e che hanno provato anche ad aiutare l’arbitro incappato in una giornata no, genitori e spettatori che vivono l’evento sportivo con l’emotività e la sportività giusta senza mai trascendere e salutando con un applauso i protagonisti della contesa. Sembra una favola, in realtà è quanto accaduto questa mattina in provincia di Salerno nella sfida tra Bellizzi e Torrione FC, due scuole calcio molto attente alla crescita tecnica e soprattutto umana di ogni singolo tesserato. Sin dall’arrivo al campo della formazione ospite, si respirava un clima positivo e molto affettuoso, “qualcosa che non sempre è accaduta durante la nostra stagione. Mi preme ringraziare la società locale, i custodi del campo, gli spettatori e tutti coloro che, attraverso giornate del genere, mi danno la conferma che ho fatto bene ad investire nel calcio e nei giovani” come ha detto il presidente Giuseppe Nasti dell'”A.S.D.” Torrione. Il momento più toccante è storia delle ore 11:30, quando i calciatori di casa hanno affisso una bella foto del giovane e compianto Giovanni Toriello, ragazzo molto amato a Bellizzi scomparso tragicamente un anno fa tra l’incredulità generale. “E’ un gesto simbolico che ci aiuta a ricordare chi ci ha lasciato troppo presto” ha detto mister Gianluca Lucia, tra i professionisti più apprezzati della categoria “i ragazzi hanno chiesto all’arbitro di rinviare di un minuto l’inizio della partita per abbracciarsi simbolicamente sotto quella foto urlando il suo nome. Qualcuno di loro lo conosceva personalmente, stiamo parlando di un ragazzino che aveva ancora tanti sogni nel cassetto e un’intera vita davanti. Ci manca, nel nostro piccolo scendiamo in campo anche per lui indossando spesso una maglietta celebrativa che mostriamo al pubblico dopo un gol o una vittoria importante. Da queste tragedie è opportuno che i giovani imparino che la vita è un patrimonio che va tutelato ogni giorno e che lo sport, se praticato in modo sano e nel rispetto delle regole, può darci una spinta in più”.

Altro momento molto bello al minuto numero 20, quando l’arbitro ha concesso in rapida successione due rigori ai padroni di casa convalidando, tra l’altro, un gol in fuorigioco ed estraendo un severo cartellino rosso a danno dei granata. Una decina di supporters locali ha inteso stringere la mano ai tifosi ospiti quasi in segno di scuse ammettendo che il direttore di gara avesse indirettamente condizionato l’andamento di una gara giocata in un clima di grandissima sportività, amicizia e cordialità. Basti pensare che i 22 contendenti si sono applauditi ed abbracciati ogni volta che c’era un gesto tecnico degno di nota o un errore meritevole di incoraggiamento. Spesso, inoltre, gli attaccanti, pur in posizione favorevole per calciare a rete, preferivano l’assist per il compagno smarcato o ancora a secco anteponendo a tutto il bene della squadra e lo spirito di gruppo. “E’ vero” chiosa mister Lucia “a questa età potrebbe prevalere quel pizzico di egoismo che da giovani abbiamo avuto anche noi, ma lo spogliatoio è sano e il gruppo incarna i valori giusti. Sono orgoglioso di guidarli, li ringrazio e i risultati vengono in secondo piano rispetto a comportamenti esemplari e che insegnano tanto anche a noi grandi. La tattica e la tecnica servono fino ad un certo punto, conta essere uomini in campo e sugli spalti”. Da sottolineare che mister Lucia, ancor prima di recarsi nello spogliatoio per festeggiare con i suoi giocatori, ha inteso aspettare uno per uno ogni tesserato avversario per complimentarsi “perchè giocano bene e hanno un allenatore che, su alcune situazioni di gioco, è stato anche più bravo e preparato di noi”. Un terzo tempo bellissimo, chiuso con la promessa di ritrovarsi al ritorno a Salerno per un’altra mattinata di sport, amicizia, aggregazione, rispetto e divertimento. Un insieme di emozioni che non poteva non essere raccontato. Applausi a tutti…nel ricordo del piccolo, grande Giovanni Toriello. Non sappiamo se dall’alto abbia visto qualcosa. Ma certamente ne sarebbe orgoglioso.

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