Una sconfitta che, forse, mette la parola fine ai sogni play off, una sconfitta, per una rete a zero che rimanda nell’anonimato una squadra che si era ripresa alla grande da un inizio di stagione difficile, trovando continuità di risultati tali da portarla in pianta, quasi stabile, nella zona interessante della classifica.

Qualche tifoso, ha sempre, detto, ad onor del vero che era necessario prima arrivare alla quota salvezza, perché il primo obiettivo stagionale deve essere sempre quello, soprattutto, in un campionato difficile e lungo come la serie cadetta.

L’Avellino parte bene, Mokulu non arriva, per poco, su una bella palla messa al centro da Gavazzi, La gara non viene giocata a ritmi elevati. Di tanto in tanto arrivano delle emozioni sporadiche ed è sempre il centravanti belga a far urlare al gol, quando di testa scheggia la traversa. Ci prova anche Castaldo ma, anche, la sua conclusione non è precisa. Verso la mezz’ora gli ospiti cominciano ad impensierire Frattali, ma per fortuna, non passa.

La ripresa comincia subito male per i colori bianco verdi, infatti, Sciaudone trova in area Acampora che in diagonale insacca. Lo Spezia dopo il gol controlla e prova a pungere. L’Avellino non riesce, invece, ad impensierire gli ospiti, ma non sembra avere idee importanti che possano impensierire la nuova disposizione tattica dei bianchi che schiera la difesa a 5.