LUCA FUSCO RACCONTA LA SUA SOCCER ACADEMY: “E’ UN PROGETTO CHE CULLAVO DA TEMPO. CHI PENSA CHE IO FACCIA MIRACOLI HA SBAGLIATO INDIRIZZO”
PELLEZZANO – “E’ un progetto che cullavo da tempo insieme con mio fratello Enzo poi, grazie, alla struttura, che seppur di proprietà del comune di Pellezzano ci è stata affidata per la gestione, abbiamo deciso che fosse giunto il momento di intraprendere questa strada”.
E’ Luca Fusco, ex capitano della Salernitana, che ci racconta la sua nuova avventura professionale: “A noi piace stare coi giovani e con i bambini, questo è il motivo di questa scelta”.
Ti sei circondato di persone che hanno un lato umano importante e che riteniamo essere prima educatori e poi allenatori, è una scelta casuale?
“Assolutamente no! E’ una scelta mirata. Sono persone che oltre ad avere avuto doti calcistiche hanno una dote umana importante, dote che permette di essere degli istruttori adeguati a quello che è in nostro progetto”.
Il gruppo degli istruttori è formato da: “Spero di non dimenticarne qualcuno, altrimenti sai che brutta figura faccio (ride!), Fabio Di Giacomo, per i portieri ho scelto Robertiello che ha esperienze importanti in Lega Pro, Rocco Rega, Agostino Pastore, Antonio Cosimato, Maresca, Ippolito e Iannone, credo di aver scelto il meglio possibile perché prima bisogna insegnare i valori dello sport, della famiglia e dell’aggregazione e poi anche il gioco del calcio”.
Il problema che oggi si pone nelle scuole calcio è quello dei genitori che sono troppo presi dal concetto di successo dei propri figli, ma come hai spiegato a loro che, oggi, il mondo del calcio è difficile ed arrivare a giocare in serie A non è un percorso semplice da affrontare?
“Penso che sia importante essere chiari con i genitori. Se hanno scelto questa scuola calcio lo hanno fatto perché consapevoli del programma che ho in mente, chi pensa che io possa forgiare campioni ha sbagliato indirizzo. Il far credere cose non vere non fa parte del nostro bagaglio culturale. Se poi arriva qualche ragazzo che può essere dotato, noi cercheremo di farlo migliore e di farlo crescere con i valori che un calciatore deve avere per poter arricchire il suo bagaglio d’atleta”.
Il fratello Enzo passa leggermente inosservato davanti ad un ex calciatore come Luca che ha giocato 31 partite in A e 396 totali tra i professionisti (28 in D con la Cavese), ma anche lui ha maturato una buona esperienza da calciatore e ottime doti come allenatore. Una coppia di fratelli che potrebbe dare tanto al calcio giovanile salernitano.