“Abbiamo vinto il campionato Juniores perché riusciamo a valorizzare i giovani e la nostra prima squadra è incentrato sui giovani. Infatti, abbiamo otto giocatori di esperienza, mentre il restante sono tutti giovani che possono giocare nella Juniores”.
E’ mister Carmine Turno a presentarci il progetto Faiano e, soprattutto, a far capire com’è arrivata questa società ad essere tra le prime formazioni della Campania in questa categoria: “In tre anni abbiamo vinto due volte il campionato, mentre lo scorso anno ci siamo fermati in semifinale”.
Ma come è sviluppato il progetto?
“Noi cerchiamo di valorizzare i giovani, e chi non trova spazio in prima squadra gioca nella Juniores, questo anche per tenerli in forma ed allenati e pronti a dare il meglio quando sono chiamati in prima squadra. Ovvio che ci sono elementi che trovano più spazio ed altri meno. Intanto elementi come Erra e Ruggiero sono quasi sempre in campo con la prima squadra, ma tutti sono stati impiegati, a seconda delle esigenze”
Una sorta di squadra B alla spagnola, ma con un’idea tutta italiana?
“Si, possiamo dire che ci siamo quasi, puntiamo sui giovani e sulla loro formazione. Giocare con i più grandi li fa maturare sicuramente prima rispetto a chi invece non trova spazio in prima squadra”.
Ma la vostra è una scelta societaria?
“Anche, la società punta sui giovani per una questione di bilancio, sicuramente questa scelta può anche portare ad un fallimento di una stagione, ma al momento stiamo avendo ragione noi. Si spende meno rispetto alle altre realtà e si fanno crescere tanto i giovani della nostra zona”.
Quindi il segreto è quello di farli giocare sempre?
“Sicuramente, o con la prima squadra o con la Juniores, i nostri ragazzi giocano. Faccio un esempio del portiere Buonaiuto, classe 97′ che è il secondo nella prima squadra e che in finale ha parato di tutto, anche i rigori. Lui quando possiamo lo lasciamo giocare nella Juniores, questo per fargli comunque vedere la porta in gare ufficiali. Questo ha fatto si che ha parato tutto in finale. Comunque, un ringraziamento va fatto anche a Giovanni Di Vece che è lui il vero artefice di questo successo e che segue da vicino la seconda squadra”.