MANUELA TESSE: “IL CALCIO FEMMINILE PER ESSERE UN PRODOTTO VENDIBILE BISOGNA ALLENARE AL MEGLIO LE CALCIATRICI”
SAN MANGO PIEMONTE (SA) – Manuela Tesse, grazie all’Associazione Italiana Allenatori di Calcio e alla responsabile della sezione femminile campana Valentina De Risi, ha tenuto un convegno dal tema “Allenare nel calcio Femminile” presso la struttura della Polisportiva Terzo Tempo a San Mango Piemonte.
Nella parte teorica, Manuela, che è stata una delle più bravi calciatrici italiane (87 presenze in azzurro e vice campionessa europea) è ora un affermato allenatore e docente del Settore Tecnico di Coverciano, nonché responsabile del calcio femminile in Sardegna, sua regione d’origine ha evidenziato le criticità del calcio femminile a trecentosessanta gradi: “Innanzitutto, per poter vendere il prodotto calcio femminile bisogna allenare al meglio le nostre atlete che, essendo donne, hanno caratteristiche diverse rispetto agli uomini. Innanzitutto la donna si avvicina tardi al calcio e, spesso, molti gesti tecnici non vengono insegnati nell’età giusta. Io da piccola giocavo, saltavo, mi arrampicavo sugli alberi per cui certe cose le facevo utilizzando altre vie oggi, che viviamo nell’era dello smartphone, si sono perse certe abitudini che, sicuramente, influiscono sulle capacità coordinative”.
Ha messo anche in risalto le differenze della donna a livello caratteriale: “La donna odia dentro, hanno la capacità, a livello mentale, di fare di tutto un problema, ma hanno anche delle doti importanti. Infatti, se lei ritiene che l’allenatore sia capace, lo segue fino alla morte”. Usa un concetto estremo ma che vuole significare che la donna ha una caratteristica fondamentale su cui puntare per migliorare la sua capacità tecnica e tattica.
Ma rispetto alle altre nazioni, in Italia bisogna svolgere un lavoro culturale: “Bisogna ridurre questa notevole differenza con gli altri Paesi, ma dico, se è necessario, perché non copiamo i modelli delle Nazioni più all’avanguardia? Non c’è nulla di male, direi”.