MARIA TERESA COZZOLINO: “LA PALLANUOTO INCARNA I VERI VALORI DELLO SPORT. LA MIA SQUADRA UNA SECONDA FAMIGLIA”
Prosegue quest’oggi il nostro viaggio nel fanastico mondo della pallanuoto, sport che a Salerno ha sfornato tantissimi campioni e che meriterebbe maggiore risalto da parte dell’opinione pubblica. Qualche giorno fa vi raccontammo la storia di Paola, Emanuela e Maria Teresa, tre compagne di squadra diventate nel tempo inseparabili, accomunate dalla grande passione per uno sport in cui valori come amicizia, spirito di sacrificio e senso di appartenenza prevalgono su aspetti prettamente economici come invece accade nel mondo del calcio. La redazione de “Ilbellodellosport” ha intervistato oggi Maria Teresa Cozzolino, portiere di grandissimo livello che, nella sua carriera, ha ottenuto risultati straordinari grazie al quotidiano impegno in allenamento e a quella voglia di non mollare mai che la contraddistingue anche nella vita giornaliera e lontana dalla piscina. Ecco le sue dichiarazioni:
Come nasce questa passione per la pallanuoto?
“Ho seguito le orme di mia sorella, praticava questo sport e man mano ho deciso di seguire le sue orme. Ricordo che inizialmente non volevo fare il portiere, ma durante un campionato ci ritrovammo in emergenza e l’allenatore decise che dovevo difendere i pali. E’ un ruolo che richiede concentrazione, sacrificio, determinazione, coraggio, senso della posizione e grande condizione fisica, mi calai subito nella nuova mentalità ed ho lavorato tanto per migliorare giorno dopo giorno senza mai accontentarmi”.
Raccontaci un po’ le tue prime esperienze…
“Ricordo che la mia famiglia ha vissuto il mio percorso con grande serenità: erano felici che giocassi, ma non sono mai stati invadenti e raramente sono venuti a vedermi dal vivo. Vorrei menzionare anzitutto mister Augusto Vaiola, purtroppo deceduto qualche anno fa: ha sempre creduto in me, il nostro rapporto era basato su un confronto continuo, ma anche sul reciproco rispetto. Si può dire che sia stato lui a fondare la pallanuoto a Salerno, nel tempo sono cresciute realtà importantissime come la Rari Nantes. Sin da giovanissima ho vissuto esperienze indimenticabili: spesso giocavamo in Sicilia, per una ragazzina di 12 anni era un vero e proprio sogno ad occhi aperti”.
Hai mai sfidato tua sorella?
“Lei mi ha trasmesso la passione, io mi sono divertita a batterla in piscina: tempo fa c’erano due squadre a Salerno, ci ritrovammo contro e parai sette rigori su sette. Un piccolo record del quale sono molto orgogliosa”.
Come nasce quest’amicizia con le tue colleghe?
“Ormai sono come sorelle per me, sono felicissima di poter condividere un’altra esperienza sportiva con loro a distanza di tanti anni. Ci accomunava la mentalità vincente durante gli allenamenti, quella voglia di curare ogni minimo dettaglio senza lasciare nulla al caso. All’età di 18 anni i nosti percorsi sportivi si separarono: andarono a Napoli, io ho preferito Caserta. L’amicizia, però, non è mai stata in discussione e sono parte integrante della mia vita”.
In tanti sport prevale l’aspetto economico, in questo caso parliamo di tre ragazze che hanno fatto carriera senza guadagnare un euro…
“Gioco da 20 anni, lo faccio semplicemente per passione: i valori dello sport dovrebbero essere questi. Nessuno stipendio varrebbe quanto l’amicizia nata con le mie amiche, siamo legate da un rapporto di stima e fiducia totale che mi riempe d’orgoglio”.
Nel calcio si parla spesso di “dodicesimo uomo”, quando scendi “in campo” tu il fattore pubblico incide?
“Molto. Ovviamente la prestazione la fanno le atlete, ma sentire un palazzetto intero che ti incita rappresenta una spinta maggiore che talvolta può fare la differenza. E’ uno sport abbastanza seguito a Salerno, spero che tanti giovani possano appassionarsi in futuro e dare una mano a queste realtà che, per ottenere risultati migliori, hanno anche bisogno dell’apporto dei salernitani in termini di tifo e partecipazione”.
Un grande in bocca al lupo, dunque, ad un’atleta che si prepara ad aggiungere un altro tassello importante in una carriera già ricca di soddisfazioni.