MAURO GROTTO NON SI E’ FERMATO DAVANTI ALLA PERDITA DELL’UDITO, ANZI HA LOTTATO PER RAGGIUNGERE IL SUO SOGNO
Mauro Grotto, uno dei protagonisti del documentario “Il rumore della vittoria” parla sua vita e del suo amore che è stato condito da tante problematiche e traversie ma che lui ha superato con estremo coraggio e passione. Un ragazzo normale almeno fino a quando ha cominciato a non sentire più. Aveva circa nove anni. Per qualsiasi ragazzo sarebbe stato come entrare in un tunnel senza uscite invece, lui si è tuffato nello sport e, in modo particolare, dedicandosi al calcio: “Questo mi ha spinto ad andare oltre e ad affrontare il mondo”.
Ne ha passate tante ma non ha mai mollato: “Un anno e mezzo fa a due settimane dagli europei di calcio a 11, riservato ai sordi, sono stato ricoverato d’urgenza all’ospedale per un presunto problema cardiaco. Rischiavo la vita. Un caso raro. In un attimo sono passato dal dover disputare un europeo da capitano della nazionale sordi ad un letto d’ospedale. Un incubo. Per i dottori significava chiudere la mia carriera calcistica. Non mi sono fermato e superando ogni ostacolo ho aperto nuove frontiere della medicina e dopo tre mesi dall’intervento avevo già il certificato per poter tornare a giocare a livello agonistico”.
Ha giocato il Mondiale per sordi ad Eboli (SA) da capitano. “Non poteva essere altrimenti. Io senza calcio non so stare”.
Ecco il trailer del documentario:
“RUMORE DELLA VITTORIA”: LA STORIA DI SEI GIOVANI ATLETI SORDI CHE INDOSSANO LA MAGLIA AZZURRA