Dopo la partita di ieri pomeriggio avevamo pensato di cambiare il nome della rubrica: da “Il migliore in campo” al “Meno peggio”, dal momento che quasi tutti i calciatori in maglia granata hanno meritato un voto ben al di sotto della sufficienza soprattutto nel reparto difensivo. Fortunatamente ci ha pensato Leonardo Gatto ad alzare un po’ la media generale disputando 20 minuti di alto livello anche grazie alla stanchezza del diretto marcatore. Sia chiaro: non si può parlare di mossa azzeccata da parte di Menichini. In nome di chissà quali alchimie tattiche, il trainer di Ponsacco ha deciso di relegare in panchina il giocatore probabilmente più in forma e che, ironia della sorte, gli ha permesso di rinviare l’esonero ormai certo. Gatto merita la palma di migliore in campo non tanto per il gol rocambolesco e fortunoso (ma ha comunque avuto il merito di trovarsi al posto giusto al momento giusto scardinando la difesa meno perforata del torneo), quanto per la grinta con la quale ha approcciato la gara. La sua esultanza sotto la curva, quell’urlo liberatorio al 94′ sanno tanto di rivalsa per una scelta tecnica incomprensibile: si riparta dalla gioia di questo ragazzo che, salvo rare eccezioni, ha sempre fornito un valido contributo pur giocando lontano dalla porta e costretto ad uno sfiancante lavoro in fase di non possesso. Bravo Fabiani a strapparlo ad una concorrenza agguerrita, bravo lui ad innamorarsi da subito della maglia granata.