Menichini si affida al 4-4-2 per conquistare 6 punti fondamentali. +3 al Lanciano, ecco gli scenari
Sarà una Salernitana sicuramente più spavalda e meno rinunciataria quella che vedremo in campo a Cagliari per l’ultima trasferta stagionale. Far peggio di sabato scorso è obiettivamente impossibile e mister Menichini sta provando in tutti i modi ad infondere la necessaria serenità al gruppo pur registrando il comprensibile malumore di alcuni calciatori che hanno trovato meno spazio di quanto si aspettassero. Senza lo squalificato Gatto e con le certe assenze di Bagadur e Ronaldo, il trainer di Ponsacco pare orientato a riconfermare il 4-4-2: dinanzi a Terracciano agiranno Colombo e Rossi sulle corsie esterne e Bernardini ed Empereur al centro, in mediana il diffidato Odjer stringerà i denti ed affiancherà Moro mentre Nalini e Zito (favorito su Oikonomidis) avranno il fondamentale compito di rifornire le punte e permettere al duo Coda-Donnarumma di far male alla retroguardia avversaria. Le difficoltà nel fraseggio e l’incapacità della Salernitana di far ripartire un’azione dalla difesa potrebbero far aumentare le quotazioni di Empereur terzino sinistro e Tuia difensore centrale: in quel caso ci si affiderebbe a lanci lunghi per le spizzate di Coda e gli inserimenti in area senza palla degli esterni offensivi, chiamati a garantire assist, ma anche gol preziosissimi in questo delicato rush finale. Dando uno sguardo al calendario e alla classifica, ai granata il pareggio in terra sarda potrebbe non bastare e soltanto una vittoria permetterebbe di credere ancora in quel miracolo chiamato salvezza diretta. I tre punti restituiti al Lanciano sanno tanto di condanna, soprattutto perchè la Salernitana ha gli scontri diretti a sfavore con gli abruzzesi, ma anche con Modena e Pro Vercelli.
Analizzando nel dettaglio il cammino delle dirette antagoniste notiamo che Ascoli-Livorno potrebbe rendere incandescente l’ultima giornata. Gli amaranto, ancora scottati per il pareggio interno col Perugia, rientrerebbero in corsa in caso di successo al “Del Duca” risucchiando nel calderone i marchigiani, fino a 15 giorni fa apparentemente tranquilli, ma con appena 4 lunghezze di vantaggio sulla zona caldissima. Il compito più facile spetterà alla Pro Vercelli, attesa dalla trasferta con un Perugia senza motivazioni e dalla sfida casalinga con un Cagliari già con la mente al prossimo torneo di massima serie. Il Lanciano ospiterà la Ternana già salva (i salernitani tifano per Breda) e chiuderà la stagione regolare in quel di Livorno: se i toscani saranno aritmeticamente già in Lega Pro, tutto sarà più facile per Ferrari e compagni. Trema il Modena, apparso in gran forma all’Arechi, ma arbitro della lotta play off: al “Braglia” arriverà il super Pescara di Oddo, Caprari e Lapadula, sette giorni dopo visita al Novara di Baroni e Gonzales. Il Latina, in svantaggio negli scontri diretti con la Salernitana, ospiterà il Vicenza salvo, ma chiuderà proprio a Pescara: gli abruzzesi hanno bisogno di fare bottino pieno per difendere la terza posizione e partire avvantaggiati nella griglia play off. L’Ascoli, come detto, sembrerebbe tranquillo, ma in caso di ko interno col Livorno la trasferta di La Spezia assumerà le sembianze di una finale da vincere a tutti i costi per non ritrovarsi dalle stelle alle stalle. E la Salernitana? Perdendo a Cagliari non sarebbe matematicamente retrocessa a prescindere dai risultati delle altre, ma a quel punto il successo col Como potrebbe non bastare soprattutto se il Latina conquistasse 4 punti in due giornate. Sei punti, ahinoi, non garantirebbero invece la permanenza diretta in una categoria da difendere a tutti i costi a prescindere dal +3 del Lanciano.