Mezzaroma e Fabiani: “Nessuna subalternità alla Lazio”
La presentazione del nuovo tecnico granata è stata anche l’occasione per dare ufficialmente il via alla stagione 2016-2017. Nelle sale del Seci Center il presidente Mezzaroma, in assenza del patron Lotito ha provveduto a fare gli onori di casa. “Ci ritroviamo relativamente presto dopo un’annata tribolata – queste le sue prime parole – Spero ovviamente che quest’anno sia diverso. Voglio calorosamente ringraziare Menichini per il lavoro svolto e per aver conseguito un traguardo che ad un certo punto della stagione sembrava perduto. Adesso voltiamo pagina provando a costruire una squadra che dia qualche soddisfazione in più. Domenica scorsa abbiamo incontrato il nuovo tecnico e devo dire che il colloquio con Sannino è stato davvero molto entusiasmante”.
Mezzaroma ha poi risposto ad alcune domande dei cronisti.
D: Presidente da quando avete in mano la società non c’è mai stato lo stesso allenatore per due stagioni. Sarà questa la volta buona?
R: un tecnico deve innanzitutto impostare il lavoro che sa fare nel migliore modo possibile. Sannino ha una grande cultura del lavoro e un grande carattere che intende trasferire alla squadra. Come avete avuto modo di sentire anche voi, a me piace che ragioni in termini di gruppo e non di singoli. Concetti che sono rispettosi degli obiettivi che si pone questa società: carattere, compattezza, gruppo per raggiungere risultati importanti. Conta l’unità di intenti, il talento a disposizione della squadra e soprattutto che nessuna gelosia prenda il sopravvento. Se tutti questi fattori, o una parte importante di essi si concretizzeranno, spero di sfatare il tabù della conferma oltre l’anno del tecnico, come correttamente avete fatto notare.
D: Come commenta questo ruolo di presunta subalternità della Salernitana rispetto alla Lazio?
R: Tutte le scelte sono fatte nel solo interesse della Salernitana. Si può sbagliare e fare scelte infelici ma i due piani sono completamente distinti. Non voglio rispondere alle polemiche sterili. Rispondiamo coi fatti.
Anche il ds granata è stato stuzzicato sui temi che più scaldano i cuori dei tifosi. Fabiani col solito piglio ha risposto facendo intuire che qualche obiettivo già individuato dai media effettivamente interessa ai granata.
D: Qual è situazione mercato Salernitana?
R: Ringrazio i calciatori che non fanno più parte della Salernitana. E ringrazio chi è rimasto. L’anno scorso tutti voi della stampa eravate concordi nel sottolineare che mancavano due esterni bassi. Probabilmente avevate ragione ed avevo commesso degli errori, però quest’anno abbiamo già preso Vitale e Laverone. Rosina è un giocatore interessante, che ci piace molto ma bisogna fare i conti con le leggi non scritte del mercato. La proprietà mi ha chiesto i conti in ordine. Grazie ai tifosi, agli introiti, sono possibili investimenti importanti. Ricordo a me stesso che parlavamo di un programma triennale per la B. Siamo riusciti a centrare la sere cadetta al primo anno, il secondo abbiamo difeso la categoria coi denti, ora vediamo cosa riusciamo a fare nel terzo anno. Per comporre una rosa adeguata alla B bisogna tener presente la lista dei 18, poi si può completare solo con gli under.
D: Rispetto allo scorso anno c’è l’allenatore auspicato e una base di partenza migliore. Quali errori da non ripetere?
R: Sono tanti gli errori che a volte neanche si vedono. Ho la fortuna di lavorare per una società che non ha mai fatto delle forzature di nessun tipo. Inzaghi era stata una mia idea, condivisa e apprezzata molto anche da Mezzaroma, ma avevamo avuto un incontro già da un pezzo con Sannino ed eravamo d’accordo con lui che una volta chiarita la situazione sarebbe stata la prima scelta per la Salernitana. Quindi inutile fare dietrologia.