Impresa doveva essere e impresa è stata. L’Italia Under 21 è alle semifinali dei campionati Europei. Lo schieramento tattico privo di punti di riferimento scelto dall’Italia mette in difficoltà il pacchetto arretrato di una Germania un po’ sotto tono rispetto alle precedenti uscite. In apertura pericolo scampato per l’Italia: Punizione dal limite di Gnabry, cross dentro. Stacca di testa Kempf che insacca ma l’arbitro ferma tutto per fuorigioco. Il numero uno tedesco si distingue per un bell’intervento su un destro dalla distanza scagliato da Pellegrini. Caldara giganteggia e addirittura riesce a guadagnarsi un calcio di punizione al limite dopo un tunnel andato a buon fine: la punizione a giro sul primo palo da parte di Bernardeschi sibila alla destra dell’estremo difensore tedesco. Il vantaggio è nell’aria e giunge alla mezz’ora quando Pellegrini recupera palla al limite, permettendo a Chiesa di servire di prima Bernardeschi, astuto nel realizzare con un tiro di esterno sinistro che si insacca sotto le gambe del portiere. La ripresa è vibrante, ma meno pregna di occasioni: l’Italia difende con una certa organizzazione difensiva, mentre l’Italia attacca sporadicamente. L’unica parata degna di nota è ad opera di Pollestern, su tiro dalla distanza di Pellegrini. Gli azzurrini si fanno apprezzare per capacità di soffrire e di lottare col coltello tra i denti, coniugando sagacia tattica e tecnica. A fine gara, la Germania capisce di poter passare il turno alla luce del risultato di Repubblica Ceca – Danimarca e preferisce palleggiare, senza affondare. L’Italia passa il turno per effetto della vittoria conseguita e del contemporaneo 2-4 nell’altra gara: ora affronterà la Spagna senza gli squalificati Conti e Berardi.

fonte foto FIGC