Mondiali donne: Usa sul tetto del mondo. Viviano:”Ecco i segreti del successo”
Il Mondiale di calcio femminile è ancora a tinte ‘stelle e strisce’. Nella finalissima disputata ieri gli Usa si confermano campionesse del mondo di calcio battendo l’Olanda per 2-0 con le reti di Rapinoe su rigore al 61′ e Lavelle al 69′. Per le americane è il quarto titolo iridato (su otto disputati) dopo quelli vinti nel 1991, 1999 e 2015. Per scoprire i segreti di questo strapotere americano, abbiamo contattato Ciro Viviano, manager della VSA United Soccer Club, squadra di calcio femminile di Springfield, nel Massachusetts: “Ancora una volta gli Stati Uniti dominano il calcio femminile. All’inizio del torneo tutti vedevano come favorite la nazionale americana ed hanno avuto ragione”, esordisce il salernitano Viviano, “vivo qui da 40 anni e quasi dopo 5 anni sono riuscito ad inserirmi nel mondo del calcio soprattutto quello femminile lavorando con giovanissime atlete dai 7 anni in su. I primi anni ero un po’ scettico, non credevo molto nel programma ma col passar del tempo ho visto quelle stesse ragazzine di 7 anni a 12/13 anni e più giocare al calcio con una grande tecnica e voglia di giocare. Era solo piacere e gioia vederle giocare. Cominciai a credere nel programma”. Ma da dove nasce il successo del calcio femminile USA? “Qui ci sono tantissimi clubs dove da oltre dieci anni a questa parte hanno investito nell’avere allenatori qualificati con patentino, curando ed insegnando soprattutto ai giovanissimi tecnica e solo più tardi introducendo tattica. Abbiamo avuto un periodo di arresto con la nazionale semplicemente perché altre squadre sono riuscite a fare quello che gli Stati Uniti stavano facendo. Le americane sono più forti fisicamente e più veloci, molte sono tecnicamente brave, altre hanno solo velocità e potenza. Lavorando con le giovanili della nazionale ho visto moltissime avere successo. Altre ragazze, anche se meritavano, non sono riuscite ad avere successo solo perché forse non piacevano a certi allenatori che preferivano potenza e velocità contro tecnica ed intelligenza tattica. Le donne qui in America hanno molto più supporto dalla federazione”. Non poteva mancare un pensiero per l’Ital-donne: “Ho visto l’Italia giocare un calcio bellissimo ma hanno mancato di forza fisica e velocità toccando più volte il pallone più di 2/3 tocchi. Forse potevano gestire la partita un po’ diversamente sapendo che l’Olanda era molto più forte fisicamente. Comunque sono riuscite ad accattivarsi il pubblico e specialmente gli uomini, sono state davvero bravissime”. Cosa manca all’Italia per raggiungere i livelli delle americane? “Quello che manca in Italia, parlando di calcio femminile, è dare alle ragazze le stesse opportunità che hanno i ragazzi, investire soprattutto nelle giovanissime e parlo dai 7 anni in su, su allenatori che insegnino nel modo migliore la tecnica, renderle più fisicamente forti e veloci. Qui alleno le ragazze minimo 3 giorni la settimana, a volte anche 4 dedicando tempo anche alla parte fisica del calcio. Inoltre c’è da dire che la nazionale americana non ha paura di investire soldi per le donne e spero che in Italia faranno lo stesso”.