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Monica Priore: il nuoto la mia medicina contro il diabete

“Inizialmente non c’era tanta volontà, ero stata sopraffatta dalla malattia anche perché a 5 anni non è semplice caricarsi un fardello del genere sulle spalle. Chi mi ha dato la forza è stata la mia famiglia che mi ha sempre incoraggiata a tirar fuori il meglio di me. Lo sport è stata la chiave che mi ha permesso di affrontare la vita a muso duro”.
E’ Monica Priore che, come ci ha raccontato, a solo 5 ha dovuto lottare contro il diabete, ma mano mano cresceva aveva sempre più determinazione e volontà fino a quando ha messo nel mirino la voglia di competere con atlete “normali”. Nonostante i malesseri e la debolezza l’accompagnavano, lei non ha mai mollato fino a quando: “premetto che non è stato semplice. Ci sono stati, e ci sono tutt’ora, momenti di sconforto, momenti di rabbia. La mia fortuna? La mia grande determinazione nel voler raggiungere gli obbiettivi che mi prefissavo nonostante le innumerevoli difficoltà che ho incontrato. E’ stata la mia voglia di vivere al pari degli altri che mi ha spronata a fare di più e raggiungere una normalità, almeno apparente. Ovviamente una patologia cronica come il diabete di tipo 1, non è semplice da gestire specie durante un’attività fisica intensa. Ma dopo ogni caduta (crisi ipoglicemia o iperglicemia), mi sono sempre rialzata più arrabbiata di prima nei confronti della vita, e questa rabbia si tramutava in energia per andare avanti e per puntare all’obbiettivo e raggiungerlo”.
Alla fine arrivano anche progetti più ambiziosi di una semplice gara contro atleti “normali”: “Ero alla ricerca del mio riscatto personale, per poter gridare al mondo intero sono diabetica ma ci sono. Dopo numerose gare in piscina, nel circuito master, cercavo qualcosa di più. Parlando con un amico è venuta fuori l’idea della traversata dello Stretto di Messina che ho effettuato nel 2007. Parto così con allenamenti più duri dove la gestione delle glicemie non era semplice. I medici erano timorosi. Ma sentivo dentro di me che era una cosa da fare assolutamente”.

La preparazione è dura. Il timore di non riuscire è forte, ma: “all’arrivo non mi sembrava vero di esserci riuscita. Sono stata la prima donna diabetica di tipo 1, in Europa, ad aver completato questo tipo di impresa. Sulla spiaggia ad accogliermi c’erano molti diabetici e vedevo nei loro occhi una sincera gioia. La mia impresa era diventata la loro impresa. Ho capito che potevo fare qualcosa anche per gli altri”.
La convinzione la porta a preparare una nuova impresa: “Nel 2010 ho deciso di attraversare parte del Golfo di Napoli. Nel mirino 21 km da Capri a Meta. Gli allenamenti sono stati massacranti. Non potevo permettermi di non farcela. Ho vissuto momenti difficili durante la preparazione. Ho affrontato crisi ipoglicemie abbastanza importanti. Bisognava capire come il mio organismo reagisse agli sforzi, ai dosaggi di insulina da usare. E’ stato un percorso duro ma dopo sei ore e mezzo di nuotata, con un mare agitato, sono arrivata distrutta ma felice”.
La sua forza? La volontà: “Io credo che la forza di volontà sia intrinseca nell’essere umano, l’istinto di sopravvivenza lo abbiamo tutti, dobbiamo solo riuscire a tirarlo fuori. Posso solo consigliare di volersi bene, solo amandoci troveremo la strada migliore per affrontare a testa alta le difficoltà”.
Il prossimo obiettivo?
“Sensibilizzare i più piccoli ad affrontare le difficoltà con forza e determinazione. Ho scritto una favola che si chiama “Il grande salto – Storia di un delfino che ha spiccato il volo” con la quale andrò in giro in alcune pediatrie italiane per donarla ai piccoli pazienti, con la speranza che anche loro riescano a spiccare “Il grande salto”. Il tour si chiama “FaVoliamo con Denny” ed avrà la durata di un anno.
Poi arriva una medaglia inaspettata: “E’ difficile descrivere le emozioni, sicuramente ho provato tanta felicità. Alla notizia sono rimasta senza parole, tanto che mi son dovuta sedere perché ho avuto una specie di mancamento, non si ricevono tutti i giorni telefonate dal Quirinale che ti comunicano che sei stata insignita del titolo di Cavaliere dell’ordine al Merito della Repubblica Italiana. E’ stata una gran bella sorpresa”.

FOTO: profilo Facebook di Monica Priore

alfonso.pierro@libero.it

“A volte un vincitore è semplicemente un sognatore che non ha mai mollato” 
(Nelson Mandela).