Mora: i miei saluti alla città… in una lettera lasciata in birreria
E’ ufficiale: Luca Mora lascia la Spal per lo Spezia, lascia la Serie A per la B.
In effetti, Luca si è sempre distinto dai comuni giocatori di serie A: lui che arriva agli allenamenti con la sua utilitaria a metano, senza mai negarsi ai tifosi, prestandosi generosamente per grandi e piccini, abili o soggetti speciali che siano; lui che non chiede ad altri di portargli le scarpe di ricambio, non abbandona in mezzo al campo la pettorina o qualche altro accessorio d’allenamento, così come non butta la bottiglietta d’acqua a terra ma la ripone dove l’ha presa, sempre chiedendo il permesso e ringraziando. Non insulta né impreca contro compagni o avversari, non rincorre sponsor e non cerca di apparire il più possibile, non ha profili social.
Luca ama profondamente il proprio lavoro, come lo facesse ancora con la passione del ragazzino, ricorda a sé e agli altri che un approccio positivo permette sempre risultati migliori, capisce perfettamente quanto sia stata generosa la vita, cerca di darvi le giuste priorità ed onora il pubblico che lo segue.
Salutando fra gli altri l’Ufficio stampa della SPAL, gli viene chiesto di prestarsi per un breve video di saluto ai tifosi. La sua risposta è sincera: “No, scusate ma non me la sento… lascerò una lettera alla solita birreria”. Perché lui rimane quel giovane che nel post partita va a festeggiare con gli amici nel bar e che spostandosi lascia lì il suo saluto, poco importa se si commiata da un gruppetto di ex compagni di gioco o una città intera.
Mora se ne va dalla massima serie calcistica, dopo aver realizzato il sogno di confrontarsi con i grandi campioni, con la testa alta di chi è sempre stato coerente con se stesso e gli altri, senza ovazioni plateali, quasi in sordina. E proprio per questo il suo modo di essere echeggerà a lungo e farà parlare di sé.
La SPAL perde “solo” un grande capitano, una personalità carismatica che ha dato all’intera squadra un’identità tanto umile quanto importante. Ma la Serie A perde un esempio e le sue infinite potenzialità sull’intero movimento calcistico.