Dalla Curva, da Napoli arriva una bella storia di passione e di solidarietà.
Nicola Arpaia tifossisimo del Napoli era presente durante il match di Champions giocato al San Paolo tra Napoli e Stella Rossa.
A fine gara Dries Mertens lancia in curva la sua maglia. Gli viene servita da un “angelo” nelle sue mani. Soddisfazione immensa. Chi non vorrebbe tornare a casa, dopo una bella vittoria, con la maglia della tua squadra del cuore e, casomai, del tuo idolo?
Ma l’angelo non l’ha consegnata per caso nelle mani di Nicola. Infatti, qualche giorno dopo succede qualcosa di incredibile. Ed è questo che cercheremo di raccontarvi.
Nicola, sei tifoso del Napoli, il tuo idolo è Dries Mertens, ci racconti di questa tua passione?
“Sono un grande tifoso del calcio Napoli, la mia è una passione di famiglia. Con mio padre e mia sorella più piccola viviamo in simbiosi con la squadra azzurra. A fine partita contro lo Stella Rossa, match vinto alla grande dal Napoli, dagli spalti mi sono avvicinato sotto la Curva A dello Stadio San Paolo e urlavo a gran voce la mia gioia rivolto al mio idolo Mertes. Lui mi ha guardato e si è avvicinato a poco meno di 3 metri da me. Si è tolto la maglietta e me l’ha lanciata. Sono rimasto colpito dal suo gesto. Incredulo sono tornato a casa stringendo tra le mani la sua maglietta. Non riuscivo a capacitarmene”.
Gioia immensa, ma poi cosa succede dentro di te?
“Ho subito pensato che quel dono inaspettato potesse diventare un gesto di solidarietà. Ecco che mi è tornata in mente quasi come un’ossessione la storia del piccolo Mattia, un bellissimo bimbo di 5 anni affetto da ipomielizzande, una malattia rarissima. Le spese che i genitori di Mattia devono affrontare ogni giorno sono ingenti e proibitive. Farmaci sofisticati come gli integratori per le difese immunitarie, creme per il corpo, esami clinici, terapie e svariati viaggi nei pochi centri specializzati per tenerlo sotto controllo”.
E quindi hai deciso?
“Ho immaginato che quella casacca appesa nella mia stanza potesse diventare preziosa. Contribuire ad aiutare Mattia, dargli una carezza, alleviare il fardello delle spese per le cure che ogni santo giorno i genitori devono farsi carico. L’idea è questa: mettere all’asta la maglietta di Mertes e con il ricavato dalla vendita aiutare Mattia a sorridere”.
Una inziativa e un gesto nobile che ci dice come il mondo del calcio può concretamente aiutare e veicolare valori di solidarietà, vicinanza e altrismo.
“La tifoseria del Napoli e soprattutto i calciatori sono sempre stati sensibili. Diversi giocatori azzurri in silenzio e senza il clamore mediatico visitano ospedali, centri oncologici e sostengono campagne per chi ha bisogno. Non appena ho lanciato la campagna in favore di Mattia sto registrando numerose e inaspettate adesioni. Non gesti formali ma impegno vero, concreto e grande mobilitazione. Il gioco del calcio e tutto ciò che si muove attorno davvero può smuovere le montagne e suscitare nella gente forti emozioni e grandi gesti”.
Per cui: “La maglia di Mertens sarà messa all’asta, il ricavato sarà donato ai genitori del piccolo Mattia per le sue cure. Ma chi vuole aiutare Mattia lo può fare attraverso questo Link: https://goo.gl/FbVpRW
oppure facendo un versamento anche di un solo euro, usando il conto corrente intestato a Cascone Domenico – Casuale: Donazione Mattia Iban post pay evolution IT18Y3608105138235862635863. Un piccolo gesto che ci fa umani e ci rende meno indifferenti. Sempre Forza Napoli”.
Intanto, la speranza e che Mertens possa anche autografare la maglia che la renderebbe ancora più “preziosa” per i collezionisti.