L’Oderzo comincia la fase finale pareggiando in casa contro Dossobuono per 18 pari. La gara non è stata bella ed intensa come ci aspettavamo ma, sicuramente, chi deve recitare il mea culpa è la formazione di casa che punta alla finale scudetto. Per coach Nasta e la sua squadra, invece, una gara intensa che permette alle sue atlete di continuare il loro percorso di crescita.
La partita
Un primo tempo grigio – nero come i colori delle maglie che indossano le giocatrici in campo. 10 a 8 il finale di frazione ma con il risultato che è di 1 a 1 dopo 5′ di gara. L’unica emozione vera dei primi cinque minuti è l’abbraccio delle compagne di squadra a Rauli che si è infortunata al ginocchio nell’ultima gara di campionato e che non sarà utilizzabile per diversi mesi. Oderzo sbaglia tanto in fase di costruzione. Gli stessi errori che gli erano costata la partita a Salerno. Dossobuono sembra più ordinata, ma nulla di importante almeno fino a quando non si arriverà nei minuti finali del tempo. Da segnalare il 5 a 4 a favore dell’Oderzo di Vitobello con una bella giocata e un gran movimento che le permette di trovarsi libera in posizione da pivot. A 18′ dal termine rete di Battaglia per Dossobuono che riporta di nuovo le due squadre in perfetta parità (6 a 6). Sul 7 pari Andreasic chiede il time out. Palla Oderzo. Nulla di fatto fino a quando Romeo riporta di nuovo le sue in vantaggio. Vantaggio che viene annullato da un parziale di tre reti di Dossobuono grazie alla doppietta di Biondani e alla rete di Poderi che fissa il finale sul 10 a 8.
Secondo tempo
Oderzo accelera i tempi di gioco e sembra più fluido. Bezanovic rompe gli indugi e il risultato passa sul 10 a 9. Duran si ricorda di essere una straniera di prima fascia e comincia a mettere palloni alle spalle del pur ottimo portiere del Dossobuono. Dopo 11′ dall’inizio Pugliese riporta le padrone di casa in vantaggio (14 a 13). Da questo momento in poi la gara viaggia sull’equilibrio più assoluto fino a quando Duran, su azione di passivo, trova un tiro dei suoi (17 a 16). Ma la cubana commette fallo e prende due minuti in una fase delicata del match. Lucchin è sul pezzo, Meneghin non è da meno. I portieri fanno la differenza e la gara termina 18 pari.