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Offside/Intervista ai registi del docufilm dedicato a Gigi Marulla

Due registi, Francesco Gallo e Francesco Vilotta, hanno un punto di unione nella passione per i documentari e per il Cosenza Calcio. I due si sono incontrati e, alla proposta di Ivan Sica (scrittore per cinema e tv), di mettere insieme un docufilm su Gigi Marulla i due hanno risposto “subito”.
Quattro mesi di duro lavoro, compreso il montaggio: “Mentre a Pasqua e Pasquetta gli altri mangiavano noi eravamo a lavoro”.
I due esprimono la loro emozione di poter far rivivere la storia sportiva, e non, del non personaggio Gigi Marulla: “E’ Stato stranissimo, perchè il 90% delle storie su Marulla le conoscevamo. Le domande erano uguali per tutti, spesso anche le risposte, ma quando qualcuno ci dava un punto di vista diverso, nuove letture del personaggio, ogni volta ci emozionavamo”.
Poi ci raccontano della scelta della scena finale: “Abbiamo deciso di lasciarla così perchè a nostro avviso il racconto di Riccardo Tucci è stato quello più emozionante. Infine, quando le parole, la musica e le immagini si sono unite in maniera perfetta abbiamo pensato di aver fatto un buon lavoro”.
Il 22 Maggio, al cinema Citrigno di Cosenza, l’esordio della pellicola: “Abbiamo avuto un successo enorme tanto che noi due siamo rimasti in piedi. Ci aspettavamo una bella risposa del pubblico, ma non fino a questo punto. Abbiamo sfiorato anche qualche problema di ordine pubblico, perchè non era semplice”.
La cosa più simpatica del percorso lavorativo: “Spesso incontravamo delle persone per strade che ci dicevano, bello, bellissimo questo progetto. Noi rispondevamo, ma prima vedetelo e poi giudicate”.
L’amore per Marulla a Cosenza non ha limiti.
Anche Francesco Gallo e Francesco Vilotta hanno vissuto, da ragazzi questo mito: “Giocavo nel Real Cosenza e qualche volta venivano i giocatori del Cosenza Calcio a giocare da noi. Una volta, non volendo riuscì a fare un tunnel a Marulla. Subito parte il suo sgambetto. Credo che non avesse gradito questo affronto. Io ero felice perchè a scuola potevo mostrare i lividi del mio stinco e raccontare che era stato Gigi a procurarmi quell’ematoma”.
Ancora: “Andai dal dentista solo perchè mi promisero che avrei trovato il suo autografo”.
La reazione dei familiari di Gigi Marulla?
“Loro cercano di stare un po’ in disparte. Quando abbiamo proposto questo progetto ci guardavano con sospetto. Poi siamo entrati nella loro fiducia e ci hanno aperto le porte di casa oltre alla disponibilità di Kevin e di Ilenia, di farsi intervistare. Loro hanno vissuto una tripla emozione, quella di vedersi protagonisti in un film, quella di sentire la passione dei tifosi e di rivivere la vita di Gigi Marulla. Non ci hanno imposto nessun limite o vincolo e di questo li vogliamo ringraziare”.
Secondo voi esiste oggi un calciatore simile a Marulla?
“Forse un pochino Montella mi ricordava Marulla. Anche se pensiamo che Gigi sia inimitabile”.
Su Marulla uomo: “Allenava nel centro sportivo di sua creazione e lo faceva sportivamente e umanamente, ricordiamo la sua disponibilità verso i detenuti del vicino carcere ai quali faceva visita annualmente e con cui organizzava anche delle partite. Marulla è personaggio che per passione e per attaccamento si può traslare in qualsiasi città”.

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alfonso.pierro@libero.it

“A volte un vincitore è semplicemente un sognatore che non ha mai mollato” 
(Nelson Mandela).