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Offside: “La fortuna non esiste”, la storia del bomber di Dio

Nuovo interessante film in scena a Offside Festival Italia, in corso di svolgimento a Milano e on line. La pellicola “La fortuna non esiste” parla della storia di Carlos França. I tifosi del Potenza, abituati a tanti anni di campionati al di sotto delle proprie aspettative, hanno trovato in Carlos França un autentico idolo, una bandiera e un simbolo di un calcio che non esiste più. È l’estate del 2017, quando all’ultimo giorno di mercato il presidente Caiata piazza il colpo da novanta per la categoria. Dopo un corteggiamento durato mesi infatti il centravanti brasiliano si convince a lasciare Trieste per approdare nel capoluogo lucano: “Eravamo in vacanza io e mio figlio di 9 anni e gli ho passato Carlos per convincerlo ad accettare Potenza, non ne poteva più della mia ossessione ricorrente nel tentare di acquistarlo anche durante un momento che teoricamente doveva essere solo per la famiglia” dichiarerà in seguito lo stesso presidente Caiata. Tornando all’inizio del film, la prima scena è dedicata a Carlos mentre si appresta a battere il rigore più importante della storia contemporanea del Potenza calcio. La società lucana ha disputato nella sua storia cinque campionati di serie B, tutti a cavallo degli anni sessanta, e per la prima volta dopo decenni il sogno di una promozione in cadetteria è davvero concreto. Dopo un sofferto 1-1 contro il Catanzaro e una vittoria di misura ai danni della più quotata Triestina, i rossoblu si qualificano a una storica semifinale playoff da giocarsi in un’unica e decisiva sfida al Mapei stadium di Reggio Emilia contro la Reggiana. Riavvolgendo il nastro, la pellicola ci narra inizialmente i primi passi di Carlos França nel mondo dei grandi. Nato a Jaguariúna, un piccolo comune dello stato di San Paolo, ha vissuto tutta l’adolescenza tra un pallone e una mano tesa verso l’umile e faticoso lavoro con cui aiutava il padre a non far mancare nulla alla famiglia. La mamma di Carlos, intervistata in lingua originale all’interno della pellicola, spiega ai telespettatori che il figlio è nato con il pallone tra i piedi e che sognava sin da bambino di fare il calciatore. Terminati gli studi, il giovane brasiliano decide di partire alla volta di Firenze per incontrare un procuratore che gli promette provini e contratti professionistici per poi sparire senza far sapere più nulla di se. Carlos, che stava per abbandonare il capoluogo toscano in preda a crisi di pianto, viene accolto da una famiglia brasiliana residente sul posto incontrata casualmente in stazione . Il giovane viene sistemato nella piccola abitazione di questa generosa famiglia e accolto come un figlio. Imparata la lingua, dopo alcuni mesi di lavoro come cameriere, va a giocare in Spagna nel ruolo di terzino e inizia così la sua vera e propria avventura nel mondo del calcio dei grandi. La pace di Carlos dura però solo poco più di un anno: è il 2006 e il calciatore brasiliano in preda a mal di schiena ricorrenti scopre di avere un tumore. Durante questo periodo di convalescenza si avvicina alla fede e sposa la donna con cui tutt’ora vive. La carriera sembrava lentamente volgere al termine ma dopo aver sconfitto la malattia França trova squadra negli Stati Uniti e successivamente torna in Italia. Finalmente Carlos riesce a giocare con continuità: da terzino (grazie a una splendida intuizione di un allenatore ligure ndr) diventa un centravanti di lusso per i dilettanti e colleziona 101 gol in 6 stagioni tra eccellenza ligure e serie D. Nel 2014 è il Cuneo a offrirgli il primo vero contratto da leader indiscusso: Carlos ormai è un lusso per la serie D e a fine stagione trascinerà i piemontesi in Lega Pro con 27 reti in 36 gare. L’anno successivo non viene confermato tra i professionisti e viene ingaggiato dal Lecco. Con i lombardi addirittura migliora lo score: 27 reti in 33 presenze. I numeri di questo grande attaccante, ormai agli occhi di tutti gli addetti ai lavori, gli spalancano le porte della prima grande piazza in carriera. Infatti Mauro Milanese, vecchio volto del nostro calcio, gli affida il compito di trascinare la Triestina nuovamente tra i professionisti. Con altre 23 reti il bomber brasiliano si conferma ancora una volta un autentico lusso per la categoria. Nonostante il rinnovo contrattuale, complice anche quello che nella pellicola viene definito “un consiglio di dio”, Carlos França accetta il corteggiamento di Caiata e accetta Potenza , che definirà la piazza più calorosa in cui abbia mai giocato. Inutile precisare che Carlos, con altre 25 reti, trascinerà anche i lucani in Lega Pro: questa volta però per rimanerci. La sensazione, e i numeri sono difficili da smentire, è che anche la lega pro gli stia stretta. Ma ora torniamo a quel rigore: il brasiliano prende la rincorsa e sbaglia, il Potenza non smuove il risultato a occhiali e la finale playoff sfuma inesorabilmente in favore dei padroni di casa. A quasi 40 anni Carlos França non solo sigla 11 gol tra i professionisti ma riceve anche un bellissimo elogio da mister Raffaele: “Carlos non solo è il nostro bomber, ma è anche il miglior colpitore di testa di tutti i gironi di Lega Pro”. Il bomber di Dio, che attualmente sta imparando anche da allenatore mentre gioca ancora tra i dilettanti, è il calciatore in Italia ad aver realizzato più gol nel decennio appena trascorso. E ciò dopo aver sconfitto un male che poteva costargli la vita.

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