Piccoli Calciatori crescono: la storia di una mamma vincente
“Sono una mamma di un piccolo calciatore e faccio parte di una squadra anch’io. È una grande squadra composta da tantissime mamme, ma anche babbi, nonni e zii”.
E’ la squadra degli autisti, dei cuochi, degli organizzatori che ruotano intorno ad un figlio, un nipote.
Queste sono le parole di Isabella Tamburini che ha voluto scrivere sulla pagina Facebook “Piccoli Calciatori” e che fa riflettere ed evidenzia i sacrifici che si fanno per far divertire e giocare i propri figli.
“Non abbiamo un campo dove giocare e non stiamo mai in panchina, il nostro ruolo è dietro le squadre di tanti piccoli calciatori – continua a scrivere Isabella – ci troviamo spesso in macchina fra un campo e l’altro o fra la scuola e la fermata del pulmino della società. Giochiamo partite quotidiane con lavatrici e scarpette piene di fango, con le etichette sulle quali scriviamo iniziali, nomi e gli anni per non perdere niente.
Invece di cucinare manicaretti affettiamo panini perché spesso non c’è tempo per i pranzi o al massimo pasta in bianco, crudo, grana e crostata per finire”.
Poi dopo il tran tran della settimana di allenamenti, corse in auto per non arrivare tardi arriva il giorno della partita: “Le nostre girate nei fine settimana sono fra i campi sportivi, quelli dei campionati o quelli un po’ più lontani dei tornei”.
Ma non si molla: “Ne faccio parte con orgoglio da 10 anni: sono cambiate le maglie, le taglie e qualche colore”.
Il dilemma di ogni mamma: “Spesso mi chiedono come faccio a far incastrare tutti gli impegni. Chi non fa parte di questa bellissima squadra lo vede come un gran sacrificio! Io vedo invece solo la passione di mio figlio e questo mi basta per sentirmi sempre vincente. Vinco in auto quando andiamo al ritrovo prima della partita, vinco quando faccio i panini e quando litigo con la lavatrice o con la borsa piena di panni da lavare, vinco anche quando mio figlio perde”.
“La mia squadra è magica, si vince nel momento in cui si inizia a farne parte”
in collaborazione con Isabella Tamburini