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Quidditch, lo sport di Harry Potter conquista anche l’Italia

Chi degli appartenenti alla cosiddetta “generazione Harry Potter” non ha sognato leggendo i libri di J.K.Rowling, di poter vivere anche solo in parte le avventure del celebre maghetto con la cicatrice? La saga di Harry Potter con gli anni, da fenomeno letterario è mutata in molteplici forme penetrando a più riprese nella nostra realtà quotidiana. Il quidditch, lo sport dei maghi anch’esso nato dalla penna dall’autrice britannica, ne è un esempio. Nel 2005 da un gruppo di studenti del Middlebury College, nel Vermont decidono di adattare le regole del quidditch alla realtà “babbana” (ossia non magica). Col tempo da quel giorno sono nate nel mondo centinaia di squadre e di associazioni di quidditch e quello che era nato come un gioco, sta diventando sempre più una disciplina sportiva.

Anche il nostro Paese ha la sua associazione nazionale, l’AIQ – Associazione Italiana Quidditch. Per conoscere meglio questo gioco e il suo sviluppo in Italia, noi de “Il Bello dello Sport” abbiamo contattato il presidente dell’AIQ Andrea Miglietta.

Presidente, quando e come il Quidditch è approdato in Italia?

“Il quidditch è arrivato in Italia nel 2012, con un primo torneo non ufficiale di portata nazionale tra tre club appena formati, due dei quali ancora in vita. L’ufficializzazione, per così dire, è avvenuta con la creazione della Associazione Italiana Quidditch, nell’ottobre del 2013”.

Come si gioca a Quidditch?

“A quidditch si gioca in 7 contro 7, con squadre miste di massimo 4 elementi dello stesso genere, in un campo di circa 50×35 metri con 3 anelli ad ogni estremità. Ci sono vari ruoli con i rispettivi palloni: i cacciatori (3 per squadre) e il portiere giocano con la pluffa, segnando negli anelli avversari. Ogni goal vale 10 punti. Poi ci sono 2 battitori per squadra, che hanno il compito di ostacolare gli avversari colpendoli con i bolidi (3 in campo) e mettendoli momentaneamente ko.

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Due cacciatori avversari in una partita di quidditch

Ogni giocatore colpito da un bolide avversario deve “scavallare” dalla scopa, correre verso i propri anelli toccandoli e ritornando in gioco. Dunque sì, si gioca a cavallo di una scopa, che generalmente è rappresentata da un tubo in pvc, sia per rievocare il quidditch originale ma soprattutto per mettere in difficoltà i giocatori, costretti a giocare i palloni prevalentemente con una sola mano, tutto a guadagno dello spettacolo. Infine c’è un cercatore per squadra, il cui compito è quello di catturare il boccino, guadagnando 30 punti e ponendo fine alla partita. Il boccino è una sorta di “coda a strappo”, in velcro, posizionata dietro al pantaloncino di un corridore imparziale, solitamente vestito di giallo, che può fare praticamente di tutto per evitare la cattura (nei limiti della sicurezza, previsti da regolamento). La lotta col boccino è senza dubbio una delle parti più spettacolari nel quidditch.

Quanto dura in media una partita?

“Il boccino entra dopo 18 minuti di gioco e la partita finisce alla sua cattura, quindi generalmente se una partita dura dai 20 ai 40 minuti massimo, raramente oltre”.

Cos’è l’AIQ, da quanto tempo opera e quali sono i suoi obiettivi?

“L’Associazione Italiana Quidditch opera dal 2013 per sviluppare il quidditch in Italia, organizzare tornei ufficiali, interfacciarsi con l‘International Quidditch Association e costruire la Nazionale Italiana Quidditch. Come ogni Associazione nel quidditch, l’AIQ lavora senza scopo di lucro mantenendo saldi i principi di aggregazione e inclusività tipici di uno sport misto come il quidditch”.

Quali sono i prossimi eventi che avete in cantiere?

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Un cacciatore con in mano una “pluffa” e un battitore con in mano un “bolide”

“I prossimi eventi in cantiere sono il Milano Quidditch Day, sabato 6 maggio, e la Coppa Italiana Quidditch. Quest’ultima sarà l’evento conclusivo della stagione ufficiale e vedrà scontrarsi a Brindisi, il 20 e 21 maggio, ben 11 squadre ufficiali per la conquista del titolo di campione d’Italia”.

Quanto è diffuso in Italia questo sport e dove maggiormente?

“L’AIQ conta 18 squadre ufficiali e almeno una decina di squadre in formazione attualmente, diffuse in 15 diverse regioni italiane. È dunque distribuito in maniera abbastanza omogenea nella penisola”.

Una cosa singolare del Quidditch è che, così come pensato da J.K.R., anche nella realtà le squadre sono miste. Come funziona questa integrazione e quali sono i pro e i contro riscontrati?

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Due cacciatori avversari in una partita di quidditch

“Essere uno sport misto è probabilmente il miglior vantaggio che il quidditch possa avere, perché è davvero uno sport adatto a tutti. Pur essendo uno sforzo fisico dove sono previste cariche e placcaggi, il regolamento il divieto di uso di “forza eccessiva”, il tutto a vantaggio di un gioco ampiamente diversificato. Non esiste il prototipo di giocatore o giocatrice di quidditch, ogni atleta sfrutta le proprie abilità ed ogni squadra studia le proprie tattiche in base ai giocatori presenti in rosa. È un’integrazione che funziona alla perfezione, perché è totalmente inclusiva”.

Ci racconta uno degli episodi che potremo definire da “Il Bello dello sport” avvenuto nella sua associazione.

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Una cercatrice prova a catturare il boccino d’oro

“Non posso non citare una delle nostre nuove squadre, gli Spartans di Pescara, in cui sono presenti dei ragazzi nigeriani, camerunensi e non solo, grazie alla comunità che gli ospita e si prende cura di loro. Questi ragazzi, spesso minorenni, vengono fuori da realtà davvero difficili e siamo contenti che riescano a ritrovare un po’ di felicità nell’attività sportiva. Questo è solo uno dei tanti esempi che posso citare, crediamo molto nel potere educativo dello sport in tempi in cui, purtroppo, viene spesso affiancato a principi meno sani”.

In conclusione, cosa deve fare chi vuole avvicinarsi a questo sport.

“Non deve far altro che contattarci! Siamo su facebook alla pagina Italia Quidditch o potete scriverci anche un’email all’indirizzo info@italiaquidditch.com. Inoltre sul nostro sito ufficiale italiaquidditch.com è presente una mappa con tutte le squadre (ufficiali e non) presenti sul territorio italiano, con tutti i relativi contatti”.

Fonte Foto: AIQ-Associazione Italiana Quidditch

v.amendola13@gmail.com

Laureato in Ingegneria Gestionale all'Università degli Studi di Napoli Federico II. Giornalista pubblicista dal 26/09/2016.