RIGORE A DUE TOCCHI IN SERIE C: PRODEZZA DELLA TERNA ARBITRALE
Ritorniamo sull’episodio del rigore, calciato con due tocchi stile Messi-Suarez, durante la partita di Serie C tra Sicula Leonzio e Juve Stabia, per cercare di dare una possibile chiave di lettura alla decisione arbitrale. Chi segue e legge il Bello dello Sport sa che la nostra linea editoriale guarda agli aspetti positivi dello sport in generale e mai si sofferma sulla polemica arbitrale. Per cui affrontiamo l’episodio come una curiosità che può rappresentare un simpatico caso di studio, ma anche per mettere in evidenza la prodezza della terna arbitrale così come quando esaltiamo il gesto tecnico da parte di un calciatore.
A nostro avviso il rigore è stato giustamente annullato dal guardialinee Biava in quanto Arcidiacono, ossia il calciatore che ha realizzato, è entrato in area di rigore prima del tocco del suo compagno di squadra, Bollino, incaricato per battere il tiro dagli undici metri. Come si può notare dal fermo immagine, Arcidiacono è in area di rigore al momento del tocco e secondo il “Regolamento del Giuoco del Calcio corredato delle Decisioni Ufficiali FIGC e della Guida Pratica AIA“, nell’edizione aggiornata al 30 giugno 2017, il gol era da annullare. Al riguardo la regola n. 14 prevede, che in caso di un’invasione di area da parte di un calciatore attaccante, l’azione è irregolare e si riprende con un calcio di punizione indiretto contro l’attaccante. Se invece Bollino avesse realizzato, il rigore andava ripetuto. Dunque prodezza della terna arbitrale e “caso” definitivamente chiuso.
CALCIANO UN RIGORE A DUE TOCCHI MA L’ARBITRO ANNULLA: GIALLO IN SERIE C
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