BELLIZZI – Molti campani hanno ancora impresso nella memoria il ricordo di quel giorno di novembre che cambiò il rapporto tra l’uomo e la terra nella nostra regione. Oggi quello stesso odio amore lo vive il popolo umbro e marchigiano, quel rapporto di amore per la propria terra, per le proprie origini ed odio, sempre per quella terra, che sussultando ed ondulando ha messo la parola fine a tutto quanto si era costruito nei secoli.
Le popolazioni colpite chiedono aiuto, vogliono ripartire come hanno fatto, in passato, altre popolazioni colpite dal terremoto, ma per rialzarsi spesso si ha necessità di avere un piccolo aiuto da chi in questo momento può farlo.
Ora vi raccontiamo la storia di Rocco Calenda, editore di un noto network salernitano che all’improvviso ha avuto l’idea di schierarsi in prima linea.
Ma com’è scoccata la scintilla?
“Guardando la trasmissione Pomeriggio 5 di Barbara D’Urso del primo novembre dove ospitava un certo Emanuele che, all’indomani della scossa di terremoto piangendo chiedeva aiuto pronto ed immediato poiché era da tre giorni che non si cambiava di abiti e non si lavava. Servivano abiti e prodotti per l’igiene personale e noi li abbiamo raccolti a partire dal giorno seguente insieme all’Assaociazione ARPI di Bellizzi”.
La risposta della gente?
“Grande risposta anche dalla provincia che ci ha fatto recapitare una grande quantità di abiti usati in buono stato, mentre sabato scorso i volontari hanno presidiato alcuni supermercati di Bellizzi ed hanno raccolto i prodotti per l’igiene personale”.
Poi si deve partire per la consegna, ed allora?
“Abbiamo messo tutto sul mio furgone e stamattina li abbiamo consegnati in loco al responsabile della raccolta e distribuzione”.
Alla fine, la campagna di “Salernogranata” denominata “Un aiuto subito” per l’emergenza terremoto ha avuto un grande successo, ma soprattutto ha fatto emergere un lato umano di Rocco che, spesso, presi da mille faccende, spesso sfugge o passa in secondo piano.
A chi vuole ringraziare in modo particolare?
“Un ringraziamento particolare lo voglio dare alla Caritas di Bivio Pratole e al nostro “gancio” Diego a Norcia”.