Non sarà un fulmine di guerra, avrà pure sbagliato tanti gol clamorosi durante il campionato, ma in questo momento la Salernitana non può fare a meno di lui. E’ Massimo Coda il migliore in campo della sfida di ieri pomeriggio con il Livorno, un 7 in pagella assolutamente meritato e che certifica il suo magic moment alla faccia di un allenatore che lo aveva tenuto incomprensibilmente in panchina martedì scorso suscitando la reazione stizzita dello spogliatoio e della proprietà. Parte della stampa e numerosi tifosi non sono mai stati teneri nei suoi confronti, ma nel calcio contano i numeri e Coda ha segnato la quindicesima rete stagionale: il suo bolide dal limite dell’area ha permesso alla Salernitana di chiudere virtualmente la partita ed ha fatto esplodere una curva che lo ha fischiato fino ad un mese fa e che ora si aggrappa ad una coppia da 26 gol per mantenere la categoria. Al di là della rete- undicesima nel girone di ritorno, solo Lapadula ha fatto meglio- l’ex attaccante del Parma si è fatto apprezzare per uno sfiancante lavoro in fase di non possesso soprattutto dopo l’espulsione di Odjer: Coda è stato bravissimo a far salire la squadra, a difendere palla, a giocare di sponda ed a favorire l’inserimento in area senza palla degli esterni, un movimento continuo su tutto il fronte offensivo che ha messo in seria difficoltà la retroguardia toscana e permesso alla Salernitana di non chiudersi nella propria metà campo come accaduto, ad esempio, in quel di Vercelli. Vicino alla doppietta dopo una ripartenza personale (40 metri palla al piede al 73′!), nel finale ha servito anche un assist d’oro a Gatto per poi rientrare ad aiutare la difesa su un corner a favore del Livorno, atteggiamento positivo di un ragazzo che non può piacere a tutti, che sotto porta non sempre è lucido, ma che ha caratteristiche utili e troppo importanti per questa Salernitana. Lo stesso Donnarumma, a più riprese, ha invocato la presenza di Coda al suo fianco per aumentare il tasso di pericolosità nell’area di rigore avversaria: avanti così, nella speranza che ad Ascoli il bottino possa essere ulteriormente rimpinguato.