Salernitana disattenta e sciupona, regala il derby ai cugini Irpini
Una vigilia natalizia sicuramente diversa dalle altre per i tifosi di Salernitana ed Avellino; due tifoserie, che a causa delle discutibili decisioni della Lega, si ritrovano sul rettangolo verde anche in un giorno in cui si è soliti fare tutt’altro. Un po’ per questo motivo, un po’ per i prezzi esorbitanti dei biglietti il Partenio non fa il tutto esaurito nell’atteso derby campano. Eppure l’entusiasmo e la tensione non mancano in una partita che oltre ad entrare negli annali, diventa importantissima ai fini della classifica. La Salernitana si presenta al match con tante assenze pesanti, fuori Bernardini e Coda, due calciatori che sono capaci di fare la differenza nelle rispettive zone del campo. Così Mister Bollini si ritrova a schierare il solito 4-3-3 con un improbabile punta, Joao Silva.
Sarà il clima derby, sarà che le gambe tremano per la tensiona ma la partita non si presenta nel migliore dei modi. Le due squadre stentano, eppure si inizia già a delineare quella che sarà la chiave della sfida: la Salernitana cerca di impostare la manovra senza mai riuscire a servire i propri attaccanti, mentre l’Avellino aspetta, ruba palla e riparte. Con queste modalità gli irpini guadagnano una punizione, finalizzata al 18′ dalla testa di Jidayi. E’ 1-0. Partita in discesa per la squadra di Novellino, che al 47′ si ritrova in superiorità numerica per doppia ammonizione al giovane Mantovani. ‘Ma non c’è mai fine al peggio’, dalla stessa situazione di gioco ne nasce l’azione del raddoppio Irpino. Altra punizione, altro goal subito. Questa volta la difesa granata lascia tutto solo Ardemagni, che senza pensarci due volte insacca la palla in rete. La prima frazione termina con il risultato di 2-0.
Allora Bollini decide di cambiare musica, fuori il lezioso Ronaldo e dentro il tanto atteso ex Zito. La formazione granata rientra dagli spogliatoi e si riposiziona in campo con un 3-4-2. La Salernitana ci crede e accorcia le distanze al 63′ con Busellato, che sul secondo palo finalizza un ottimo spunto di Rosina. Sembrano esserci tutti i presupposti per una remuntada, quando anche Belloni si fa mandare sotto la doccia con 20 minuti di anticipo dall’arbitro Abisso. Bollini ci crede e schiera Donnarumma al posto dell’opaco Improta. La Salernitana è tutta nella metà campo Irpina, prima sciupa Zito a tu per tu con Frattali, poi Verde fa il miracolo sulla rovesciata di Perico. Goal mancato goal subito, la legge più antica del calcio non sbaglia mai. Lo stesso Verde, qualche minuto più tardi, è lanciato da solo verso l’area di rigore e più freddo che mai incrocia il sinistro vincente. E’ 3-1. Eppure la partita non è finita, nei minuti di recupero c’è il tempo per un calcio di rigore a favore dei granata, sul dischetto va Donnarumma che non sbaglia e sigla il 3-2, che serve a poco solo a rendere meno amara questa sconfitta.
Terzo KO per la gestione Bollini, che pur giocando a tratti un buon calcio, si ritrova a gestire una squadra che in pieno spirito Natalizio distribuisce regali agli avversari.