Pioveva a dirotto su Salerno, all’Arechi, dove si stava disputando la partita del cuore, per raccogliere fondi per la ricostruzione di Amatrice, distrutta dal recente sisma ma, secondo il Sindaco della città di Amatrici “risplendeva il sole allo stadio” in quanto questo gesto ha, sicuramente, aiutato in qualche modo la rinascita delle zone colpite dal sisma.
Visibilmente commosso il primo cittadino ha voluto ringraziare tutti per la solidarietà dimostrata: i salernitani, le vecchie glorie della Salernitana, accorsi in molti, nonostante i disagi del tempo e la distanza, la nazionale artisti, il presidente della Lega Calcio di b, il patron Mezzaroma e tutta la società granata.
Anche Tuia, Coda, Felipe e Bernardini erano presenti all’evento indossando la maglia delle vecchie glorie.
Lo sport unisce, rende tutti fratelli, e lo sa bene il sindaco – allenatore che per via del sisma ha lasciato la conduzione tecnica del Trastevere perché dichiarò: “ora devo allenare i miei concittadini”. Era felice quando ha saputo che i suoi atleti avevano battuto per una rete a zero la Nocerina.
Lo sport, il calcio, è vita ed è capace di di creare manifestazioni ricche di solidarieta’. Ci siamo commossi tutti dinanzi all’assegno di 40 mila euro raccolti con la partita, un piccolo dono per il poter mettere un mattone per la ricostruzione.
“Il bello dello sport” è scendere in campo per Amatrice.

LA ROSA COMPLETA DEI PARTECIPANTI

ALCUNI PARTECIPANTI ALLA SFIDA PER AIUTARE AMATRICE