Salvatore Lamanna: “Sogno un campionato nazionale di calcio amputati”
“Il livello del calcio tra gli amputati si è alzato di livello in maniera impressionante in questi ultimi anni, dal mio punto di vista durante gli ultimi mondiali si è fatto bene perché quest’anno abbiamo incontrato delle formazioni fortissime e non abbiamo demeritato. Per fare un esempio abbiamo giocato contro Haiti nel girone, che è stata l’unica a battere l’Angola che ha poi vinto il trofeo”. Con queste parole l’atleta palermitano della nazionale amputati Salvatore Lamanna ha analizzato l’ultimo campionato del mondo per amputati che è andato in scena in Messico. Si è poi soffermato sulla situazione dei campionati per amputati in Italia e sulle prospettive future: “Attualmente in Italia ci sono solo venticinque ragazzi che quotidianamente fanno sacrifici per allenarsi con costanza e per farsi trovare pronti in campo internazionale. Gli altri paesi a differenza nostra hanno molti più calciatori a disposizione della selezione nazionale, e hanno anche tre diverse categorie di militanza. In Italia per crescere occorre creare un campionato nazionale, sarebbe un passo in avanti di notevole importanza e con l’aiuto degli sponsor qualcosa si sta muovendo. Purtroppo tanti ragazzi oggi per paura della troppa competitività che vige nella selezione nazionale, per paura di essere esclusi si dedicano a un altro sport anche se amano il calcio. Introdurre un campionato almeno per ogni regione aiuterebbe questi ragazzi ad acquisire minutaggio e autostima, per aiutarli a vivere un eventuale salto in nazionale in maniera più serena”. E sul suo futuro: “Ho trentotto anni ormai, ma sogno un giorno di allenare questi ragazzi. Ci sono tanti calciatori giovani in Italia che necessitano di maturare sotto il profilo caratteriale, questi progressi individuali in abbinamento all’istituzione dei campionati regionali è la strada giusta verso la crescita”.