Home / APPROFONDIMENTI  / SALVO CARDACI (JOMI SALERNO), DOPO LA VITTORIA DELLO SCUDETTO, SI RACCONTA AL BELLO DELLO SPORT

SALVO CARDACI (JOMI SALERNO), DOPO LA VITTORIA DELLO SCUDETTO, SI RACCONTA AL BELLO DELLO SPORT

Abbiamo ancora davanti agli occhi le immagini della splendida vittoria della Jomi Salerno che, in una sfida infinita, è riuscita ad avere la meglio in gara 3 sulle campionesse in carica dell’Indeco Conversano. Tra i protagonisti di questo successo c’è sicuramente Salvo Cardaci, coach della Jomi, che vanta in carriera già circa 300 panchine tra campionati in serie A1, coppe nazionali ed internazionali. Docente di scuola media con la passione della pallamano, Cardaci da diversi anni svolge anche il ruolo di amministratore pubblico a Regalbuto, in provincia di Enna. Innanzitutto conosciamo meglio Salvo Cardaci. Ci facciamo raccontare dallo stesso interessato la carriera, prima da giocatore e poi da tecnico. “Inizio a giocare a pallamano nel lontano 1979, ai tempi in cui frequentavo la scuola media. Da quel momento non lascio più questa disciplina e con la squadra del mio paese Regalbuto disputo praticamente tutti i campionati maschili dalla serie D fino alla serie A2 nazionale. Nella stagione 1994/95 un brutto infortunio alla spalla mi costringe ad appendere le scarpette al chiodo, ma è già da qualche tempo che avevo iniziato ad allenare. Da tecnico ho in sostanza allenato in quasi tutte le serie D, C, B, A2 maschile, mentre nel 1999 sempre a Regalbuto inizio l’avventura nel femminile con quel gruppo capace di approdare in massima serie”. Nel luglio del 2005 si allontana dalla sua cittadina, Regalbuto, per provare l’esperienza a Messina, dove allena per sette stagioni consecutive, tutte in serie A1, conquistando per ben due volte anche la qualificazione alla “Challenge Cup” ed ottenendo sempre piazzamenti importanti. Dopo la lunga parentesi messinese, Cardaci girovaga ancora per la Sicilia, tra Enna, con cui conquista il titolo regionale e la disputa delle finali scudetto under 18 a Mestrino, e poi ancora serie A1 con la matricola Scinà Palermo, partita per una difficile salvezza, che addirittura conquista i play-off scudetto con la conseguente qualificazione alla “Challenge Cup”. Nell’estate del 2015 arriva, poi, la chiamata da Salerno. La proposta è di quelle allettanti: la possibilità di allenare una delle squadre più titolate a livello nazionale non capita tutti i giorni. Coach Cardaci ci fornisce un bilancio di queste due annate:”E’ un bilancio decisamente positivo. Il primo anno abbiamo avuto diversi infortuni di giocatrici assai importanti, ma nonostante ciò abbiamo ottenuto il secondo posto sia nella regular season sia nella Poule play-off, arrendendoci in semifinale contro il Cassano Magnago, dopo alcune situazioni negative che non mi piace ricordare. Quest’anno, invece, abbiamo ottenuto lo scudetto dopo una stagione esaltante. Siamo stati in testa dalla prima all’ultima giornata, riuscendo a realizzare il record storico di 29 vittorie consecutive imbattuto dalla stagione 1991-92. Quest’anno ho provato sensazioni uniche, indescrivibili. Per questo ringrazio tutto il gruppo, i nostri splendidi tifosi, sempre presenti e molto calorosi, e tutto lo staff tecnico e medico che la società mi ha messo a disposizione dal mio arrivo a Salerno“. Riavvolgiamo il nastro e andiamo indietro di qualche giorno, a gara 3. Cardaci ci racconta la tensione della gara decisiva. “Sinceramente un bel po’ di ansia nel momento in cui Conversano ha pareggiato a metà ripresa l’ho sentita. Ma guardavo gli occhi delle mie atlete e non erano affatto timorose come in gara 2 dove, probabilmente, la paura di vincere e un po’ di rilassamento mentale hanno fatto rientrare in partita le nostre comunque forti avversarie. In ogni caso, anche nel momento di maggiore difficoltà, le nostre ragazze non hanno mai mollato e alla fine la voglia di conquistare il tricolore ha fatto la differenza”. Ora c’è da festeggiare, a mente fredda e con animi più distesi, la vittoria del quinto scudetto per la Jomi Salerno. Il Bello dello Sport ha lanciato, nei giorni scorsi, un’idea che ha già raccolto un buon riscontro: un’amichevole a squadre miste con giocatrici attuali e atlete che hanno giocato a Salerno negli ultimi 20 anni. Anche Cardaci aderisce all’iniziativa: “E’ un’idea bellissima anche perché Salerno nel corso degli anni ha vinto tanto e diverse giocatrici sono rimaste a vivere in città e comunque sono assai legate alla società del presidente Mario Pisapia. Spero che l’idea possa concretizzarsi per regalare ai nostri calorosi tifosi ancora dei momenti di gioia e la possibilità di rivedere in campo le proprie beniamine che hanno fatto grande questo club”. Diamo uno sguardo al futuro, e parliamo di settore giovanile. Ecco, al riguardo, il Cardaci-pensiero. “Non è importante il vivaio ma direi fondamentale per il progetto Jomi del futuro. Ci sono diverse giovanissime promesse che secondo me potranno diventare protagoniste nel giro di qualche anno. Ma soprattutto ho visto con i miei occhi l’attenzione e la dedizione che ci mettono nel guidarle i vari tecnici delle giovanili (Adele De Santis, Laura Avram e Pina Napoletano su tutte) e quindi il futuro lo vedo davvero roseo”. Una volta cucito lo scudetto sulle magliette della Jomi, scopriamo quali sono gli obiettivi della prossima stagione. “Gli obiettivi dovranno essere quelli di difendere lo scudetto e magari di provare a conquistare altri trofei durante la nuova stagione. Già il 9 settembre prossimo, per esempio, sarà in programma la finale di Supercoppa e questo dovrà essere il primo traguardo della nuova annata sportiva. E’ chiaro che bisognerà ripartire, a mio avviso, dalla rosa di quest’anno sostituendo chi per motivi diversi, e il mio pensiero va soprattutto alla pentacampionessa Laura Avram, deciderà di non vestire più la maglia della Jomi. Insomma i presupposti per continuare a vincere ci sono tutti…”.
Fonte Foto: profilo Facebook Salvo Cardaci

mesposito_it@yahoo.it

Il miglior modo per predire il futuro è crearlo!