Sara Meloni: la madre racconta il baby fenomeno dell’atletica italiana
“Auguro a mia figlia di essere felice e di fare ciò che la rende tale”. L’auspicio è di Eleonora, madre del baby prodigio dell’atletica italiana Sara Meloni.
Come si è avvicinata all’atletica sua figlia?
“Ha sempre orbitato nel mondo dell’atletica, muovendo sin da piccola i primi passi nell’ambiente grazie alla presenza fissa durante le gare del padre. Siamo in generale una famiglia di grandi appassionati e strada facendo il germe della passione si è insinuato anche dentro di lei”.
Quali specialità predilige Sara?
“Si districa in più discipline: è stata per due volte di fila campionessa italiana categoria Esordienti C nel lancio del vortex (il giavellotto dei babies), è campionessa italiana dei 300 m piani, ma è anche marciatrice. In generale, ha evidenziato una certa dimestichezza nel correre sulle lunghe distanze e si sta divertendo particolarmente nel cimentarsi anche in queste ultime”.
Dove siete soliti allenarvi?
“Ci alleniamo su strada, lungo sentieri o in pianura muovendoci nei pressi della nostra città d’origine Borghetto Santo Spirito, in provincia di Savona. Sara si allena sei volte a settimana”.
A chi è affiliata sua figlia?
“Fa parte del nostro club, denominato Team Endurance. Per quanto attiene le gare, è affiliata alla FIDAL presso altra società”.
Sara ha qualche idolo nel mondo dell’atletica?
“Lei personalmente no. Io, invece, nomino due atleti che esulano dalle discipline praticate da mia figlia: Pietro Mennea e Jury Chechi”.
Come riesce Sara a conciliare sport e studio?
“Basta praticare sport un’ora al giorno: con spirito di organizzazione ritengo che sport e studio possano tranquillamente fare senza intaccare gli impegni quotidiani”.
Quale augurio ulteriore sente di fare a sua figlia?
“Non deve allenarsi per vincere gare ed inanellare record, ma per costruirsi un futuro importante. Le auguro tutto il bene del mondo, magari di vincere le Olimpiadi, se in futuro arrivasse a cullare questo sogno: qualora non dovesse realizzarsi, non sarà un dramma”.
Le foto sono state pubblicate con il consenso della famiglia