Salerno – Ti risvegli dopo un bel sogno e pensi di aver vissuto una notte fantastica. Il secondo Premio “Il Bello dello Sport” ieri è stato il mio/nostro sogno che però questa mattina mi ha lasciato pieno di energie e voglia di ricominciare a raccontare lo sport a modo nostro.
Si, a volte saremo impacciati, imprecisi, fuori dalla notizia vera, ma quando poi ti senti dire: “Grazie a voi siamo riuscite ad avere visibilità ed andare al Mondiale” non ha prezzo. Questa gratificazione vale più di ogni errore commesso.
Questo ci siamo sentiti dire da Sara Braida e dalle sue atlete che, con emozione, sul palco, hanno ricevuto il nostro riconoscimento.
A dire il vero mi sono emozionato anch’io!
Tutte le storie raccontate hanno fatto rabbrividire il pubblico presente.
Ho visto delle espressioni tra il pubblico che mi hanno fatto pensare che la strada iniziata tre anni fa è la più bella che si potesse percorrere.
Quando il ciclista Pittacolo ha raccontato le sue vittorie miste alle sue disavventure mi sono detto che se l’Italia avesse la forza di reagire alle problematiche interne con questa forza, oggi, saremmo la prima potenza mondiale.
Lo sport è anche amore. Si l’amore che può sbocciare solo guardando le gesta di un’atleta. E poi quando le chiedi di sposarti costruendo una dichiarazione animata coinvolgendo il pubblico e le compagne di squadra… meriti un si… e una vita felice. Questa è la storia della pallavolista Strobbe.
Penso, anzi ne sono convinto, che lo sport al femminile ha un fascino diverso. Spesso, le donne, sono costrette a fare molti più sacrifici degli uomini per emergere e per restare ad un certo livello. Antonella Coppola, la ragazzina prodigio di un tempo, oggi pluri campionessa d’Italia è la dimostrazione vera della caparbietà.
Poi, trovi, chi attraverso lo sport porta avanti altri valori, quello della vita e del dono. Parlo della Nazionale Italiana Trapiantati. Il loro spirito si può definire, senza ombra di smentita, di un guerriero.
Mentre la Nazionale Trapiantati esaltano la vita attraverso la donazione, c’è chi la vita la riesce a “salvare” attraverso un gesto di altruismo senza pari. Parlo dello sportivo e poi bagnino Pierluigi Caroccia. Un tuffo in mare, salva due vite, due giovani vite e rischia la sua. Solo chi ha valori veri, chi è uno sportivo vero, può avere avere questo slancio di altruismo.
Restando nell’elemento acqua, ci tuffiamo in piscina. Vincenzo Boni un ragazzo napoletano che ha conquistato l’Europa ed ha superato ogni ostacolo possibile per toccare per prima il bordo vasca. Ieri l’ho conosciuto di persona e, nonostante, alcune pecche da parte nostra, ci ha accolti come un vincitore “vero” e “sano” fa con chi arriva dietro di lui: con un sorriso ed una stretta, sincera, di mano.
Lo sport non si pratica solo. Per essere amato deve essere anche raccontato con passione. Quando, questa passione diventa coinvolgente e ti muovi tra archivi, documenti e sei costretto a leggere, a verificare… a scrivere la storia, allora ecco che l’iniziativa Cento x Cento granata non poteva essere non presente nella lista dei premiati. Perchè senza di loro alcuni passaggi dello sport resterebbero chiusi in un cassetto, per sempre.
Lascio per ultimo, forse la cosa più bella della serata: la Salernitana. Non perchè è una squadra di calcio per cui ha un seguito maggiore, perchè ieri ha dimostrato di avere un’animo sociale non indifferente. Presente con diversi atleti, che hanno premiato alcuni campioni, alla fine ha ritirato la targa, ad essa dedicata, il team manager Salvatore Avallone, che con un gesto semplice ha voluto donare una maglia firmata ad una società, la Picentia Badminton club, che vuole acquistare una sedia a rotelle sportiva per far giocare chiunque voglia ri-mettersi in discussione.
Questo è un gesto da serie A.
In fine, se le emozioni, si sono raddoppiate è grazie anche alla maestria e alla sensibilità di Giovanna Di Giorgio. Ogni presentazione strappava un sorriso o una lacrima di gioia.
Un grazie anche a tutta la redazione e a noi che tre anni fa abbiamo cominciato il gioco del “Bello dello Sport”