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Tonfo degli azzurrini contro la Repubblica Ceca: potrebbe non bastare un successo contro la Germania per passare il turno

Un’Italia sprecona cade sotto i colpi di una Repubblica Ceca cinica. La prima occasione della gara capita sui piedi di Bernardeschi: Pellegrini si inserisce tra le maglie della difesa avversaria e viene rimpallato, la sfera finisce sul sinistro del numero 10 che calcia centralmente permettendo la parata in due tempi al portiere. L’Italia non riesce ad alzare i ritmi ed incassa il gol dello svantaggio da Travnik, bravo ad approfittare dello scivolone di Rugani per battere un Donnarumma non irreprensibile grazie ad un destro in diagonale tutt’altro che imparabile. Gli azzurrini provano a reagire con Berardi, la cui soluzione da calcio di punizione fa la barba al palo, e con Petagna, vicino al gol con un destro in diagonale lambisce il montante alla destra del portiere avversario. Si va al riposo sull’1-0. La ripresa vede l’Italia premere il piede sull’acceleratore: il numero uno ceco prima nega la gioia del gol a Bernardeschi, dopo fa buona guardia sulla punizione di Berardi e sulla respinta Rugani viene anticipato. Gli azzurrini traggono nuova linfa dall’ingresso in campo di Chiesa e trovano il pari quando sembrava pronto l’ingresso on campo di Cerri, così come era successo contro la Danimarca: Pellegrini premia il taglio di Berardi, bravo a ribadire in rete di testa una prima respinta corta del portiere sul suo tiro. L’Italia ci crede. Petagna non arriva all’appuntamento con la sfera sul cross da sinistra di Chiesa e poi si divora un gol sugli sviluppi di un contropiede alimentato da Chiesa e Cataldi, sbagliando la misura del pallonetto. Gol mancato, gol subito: la legge non scritta del calcio si materializza per mezzo del neo entrato Havlik, capace di battere Donnarumma con un diagonale chirurgico che si insacca di nuovo alla destra del portiere italiano. La Repubblica Ceca trova anche un insperato 3-1 con Luftner, abile nel pescare il jolly dalla distanza per battere Donnarumma con un tiro che si insacca a fil di palo. Il gol tramortisce i ragazzi di Di Biagio, chiamati ora all’impresa contro la Germania per sperare di qualificarsi alle semifinali.

corradobarbarisi@hotmail.it

Ingegnere elettronico di primo livello. Giornalista pubblicista dal 26 novembre 2015