Quella del “trio artrosi” è una simpatica storia di amicizia e passione per il Novara Calcio nata qualche anno fa da un ‘idea di Bruno, Nino e Maurizio (più famoso come Nonnopipo), tre irriducibili tifosi sempre presenti al Piola ma anche spesso in trasferta. Ai tempi in cui è nata l’idea di questa pezza i tre frequentavano stabilmente il centro della curva nord, insieme agli ultras ben più giovani, cantando e urlando per 95 minuti insieme a loro quando, uscendo dallo stadio dopo l’ennesima partita sofferta, Nonnopipo si accorse di avere un dolore tremendo al ginocchio destro, Bruno invece camminava zoppicando per via di un dolore alla caviglia e Nino, che apparentemente non lamentava nessun problema, bastava guardarlo in faccia per capire che potesse solo essere “uno di loro” perché sicuramente da lì a poco gli avrebbe fatto male qualche cosa. Nonnopipo commentò in novarese: “i suma propri giustà mal, i smeuma al trio artrosi” (siamo proprio messi male, sembriamo il trio artrosi) ed ecco che è nata la pezza, con loro tre raffigurati in caricatura.
I requisiti per aderire al gruppo sono:

1) soffrire di almeno una patologia artrosica conclamata e comprovata da certificato medico
2) aver effettuato almeno un ciclo di terapie in struttura pubblica o privata (non ammessi cicli di massaggi hot da cinesi o thailandesi)
3) avere un’età compresa tra i 55 e i 106 anni
4) possedere abbonamento al Novara calcio in corso di validità.

Evidente la natura goliardica dell’idea che avuto un successone e tantissime richieste di adesione.

Bruno, Nino e Maurizio ancora oggi espongono allo stadio, in casa e trasferta, con orgoglio la loro pezza. Sempre con un sorriso e con la voglia di urlare Forza Novara sempre, comunque e ovunque.

Si ringrazia Claudio Vannucci per averci raccontato una storia da “il bello dello sport”