Ultrà Salerno, la storia tra ricordi, passione e amore
Ultras Salerno, Un’altra Storia, è il libro, edito da Saggese editori e scritto da Umberto Adinolfi, Dario Cioffi e Umberto De Fazio, che racconta la storia del tifo dei granata del sud, della sua passione e di come la città ha vissuto momenti felici e come ha versato lacrime di gioia e di dolore.
Scorrendo i capitoli dedicati al tifo granata mi vengono in mente tanti aneddoti ed episodi legati alla mia vita da tifoso.
Scritto in modo magistrale i tre autori mi hanno fatto rivivere alcuni momenti salienti dell’osmosi che, personalmente, ho vissuto con la squadra della mia città.
Da quando, bambino, mano nella mano il mio papà mi accompagnava ai distinti, al mio grido “rigore” in situazioni di gioco lontano dall’area e poi puntualmente arrivava.
E quando in una gara non si riusciva a fare gol e papà mi esortò la scaramanzia.
Non funzionò quella volta.
Il sole del Vestuti su quelle gradinate.
Poi nella Sud, da ragazzo, ne ho preso tanto.
Il mio simbolo impresso sullo zaino da portalettere militare.
Avevo una P e una G che s’intrecciavano.
A memoria della genesi del tifo griffato Salernitana.
Il primo bandierone…
“uagliune avimm o’ strisciòn” urlato nella Sud con l’emozione di un bambino quando lo porti in un negozio di caramelle.
La sud erano le nostre caramelle.
E poi il club Plaitano.
Il mio rifornitore ufficiale di biglietti di gara.
“Raffae’ (il vikingo) non ti dimenticare li passo a prendere”.
Non si dimenticava.
Ma quando ci fu da giocare il Salernitana Taranto…
si era dimenticato.
Amareggiato.
Ne tirò fuori solo uno.
Bestemmie!
Era da dividere con mio fratello. Chi va in curva?
Alla fine andò lui.
Io quella partita l’ho vista col drone del Vestuti “‘ncoppa e finestre”. Poi in strada. A festeggiare.
La serie B! che sogno!
Poi il nuovo stadio.
La retrocessione.
Lo spareggio con la Lodigiani. Vai a Roma. Doccia al ritorno. Gara sospesa.
La gente che imprecava.
Il vizio di buttare il biglietto una volta entrato.
Noi no! quelli erano comunque dei cimeli.
La serie A vista comodamente allo stadio.
E chi lo avrebbe mai immaginato.
Ne avevo solo sentito parlare. Prima.
Insomma, questo libro, oltre a farci conoscere la vita del tifo salernitano, inevitabilmente, ci ri-porta in mente i nostri ricordi i nostri sorrisi e le nostre delusioni.
Della stessa collana:
“Rombo di tuono cilentano”: la storia di un calciatore di altri tempi
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