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UN RAGAZZINO TORINESE TIFA SASSUOLO E… GIANLUCA DI MARZIO GLI FA INCONTRARE I SUOI IDOLI

Incontri un ragazzino torinese e gli chiedi per che squadra tieni? La risposta potrebbe risultare scontata, invece no! Tommy è tifoso del Sassuolo.
La cosa più strana che Tommy, come ci racconta la madre Giuliana, “fino a qualche anno fa non provava nessun interesse per il calcio”.
Ed allora come nasce questa simpatia per il Sassuolo?
“Un giorno, davanti al televideo alla pagina della classifica di serie A, chiese al padre perchè una delle squadre si trovava in fondo alla classifica. Era il Sassuolo, alla sua prima avventura in serie A e, se non ricordo male, si giocava la salvezza nelle ultime giornate.
E’ stato amore a prima vista e, come tutte le passioni di Tommy, è stata totalizzante”.
Tommaso ha un disturbo dello spettro autistico, diagnosticato a meno di tre anni. Ha iniziato a parlare a 5 anni. All’inizio tutto era estremamente complicato, parlare, guardare negli occhi, avere contatti fisici, relazioni. Per cui, continua la madre: “Oltre alle terapie di rito, anche le sue passioni, che lo assorbono totalmente, lo hanno piano piano aiutato a migliorare”.
Il suo amore per il Sassuolo, nello specifico, lo ha aiutato inconsapevolmente a migliorare le relazioni sociali, a interagire di più con i suoi amici. Il calcio è una passione nazionale e il fatto di essere di Torino e di non tifare Toro o Juventus, ha fatto sì che non ci fossero rivalità tra di lui e i suoi compagni, ma puro amore per il gioco del calcio.
La signora Giuliana ci spiega anche un’altra caratteristica di Tommy: “è bravissimo nelle telecronache, aiutato anche dalla sua memoria eccezionale, e spesso da gran filo da torcere anche agli altri appassionati di calcio”.
La sua storia non è sfuggita a chi, come Provenza e Di Marzio, da anni lavorano per portare avanti le storie “emozionanti” dello sport: “Grazie ad un caro amico e a suo fratello, abbiamo avuto la possibilità di raccontare la sua storia ad “Overtime – la vita oltre il calcio” e questa possibilità gli ha aperto le porte ad un regalo per lui preziosissimo”.
Infatti, Gianluca Di Marzio, accede alla sua rubrica e telefona alla società del Sassuolo. Spiega la storia di Tommaso e riesce ad organizzare un incontro: “Grazie a loro Tommaso ha potuto assistere all’allenamento della squadra di Eusebio Di Francesco. Una seduta a porte quasi chiuse: era aperta solo per lui proprio prima dell’ultima del campionato 2015. Quel giorno Tommy era accompagnato dai nonni, purtroppo il lavoro non ha consentito a me o a mio marito di condividere con lui quella giornata di gioia. In quella occasione in campo è stata la persona più importante, coccolato da tutti i giocatori della squadra che gli hanno permesso di essere davvero felice. Ha fatto mille domande, ha potuto passare la palla ai suoi calciatori preferiti, ha chiesto al Dott. Carnevali chi fossero gli acquisti del prossimo calcio mercato guadagnandosi il titolo di “piccolo infiltrato della stampa” e ha ottenuto un abbraccio da tutti. Soprattutto dal capitano, Francesco Magnanelli, che gli ha anche firmato la maglia”.
Le reazioni del piccolo tifoso sono incredibili, ma anche l’affetto della squadra tanto che: “Il Sassuolo quel giorno – ci racconta la madre – non ha solo conquistato ulteriormente il cuore di Tommaso, ma ha fatto anche breccia anche in quello della nostra famiglia per la squisita ospitalità e la gentilezza che hanno riservato al nostro bambino”.
tommy - sassuolo
Ora tutta la famiglia tifa per la squadre nero verde e: “Ormai sono passati un paio di anni da quel giorno e noi siamo stati abbonati per una stagione e spesso ci troviamo in curva a festeggiare i paladini di nostro figlio. Festeggiare perchè, ogni volta che andiamo a Reggio Emilia, il Sassuolo vince. Mi piace pensare che il nostro bambino porti fortuna alla squadra che gli ha dato tanto e che spero tanto gli possa dare ancora. Non solo in termini calcistici, ovviamente…”

tommy - sassuolo

Le fotografie sono state scattate dal nonno di Tommaso (Giovanni Antrilli)

alfonso.pierro@libero.it

“A volte un vincitore è semplicemente un sognatore che non ha mai mollato” 
(Nelson Mandela).